Economia
Uranio, il Niger fa tremare l'Occidente. Ecco come Putin vuole soggiogare l'Ue
Se il Niger cadesse nell'orbita russa, il mondo dipenderebbe ancora di più da Mosca per l'energia atomica
L'uranio del Niger verso l'orbita della Russia
La geopolitica continua a rappresentare la vera incognita nei mercati finanziari. Dopo le preoccupazioni innescate dall’invasione russa in Ucraina, nonché le note incertezze in Medio Oriente, la spaccatura tra Occidente e Oriente/Russia si fa sempre più marcata. L’arma ed il termometro della speculazione diventano nuovamente le materie prime, le cui preoccupazioni su cali dell’offerta vengono subito provate ad essere scontate nei prezzi.
Oggi l’attenzione si sposta, senza venir di quella in Ucraina, in Africa dopo che il 26 luglio un colpo di stato guidato dal generale Abdourahamane Tchiani ha preso il potere in Niger. Africa che resta il continente con i maggiori numeri di golpe (tentati e riusciti) dal 1950 ad oggi. Tra gennaio 1950 e luglio 2023, ci sono stati circa 220 colpi di stato riusciti e tentati in Africa, che rappresentano poco meno della metà (44%) di tutti i tentativi di colpo di stato in tutto il mondo.
Senza sbocco sul mare e uno dei paesi più grandi del mondo in termini di superficie terrestre il Niger ha ottenuto l'indipendenza dalla Francia nell'agosto del 1960, per diventare tuttavia una repubblica democratica solo nel 1993, quando l'allora generale Ali Saibou fu costretto a consentire le elezioni multipartitiche. Al cinico mondo occidentale poco importa la storia o le problematiche del paese (con il prodotto interno lordo pro capite tra i più bassi così come del suo e grado di urbanizzazione, per non parlare di mortalità infantile e malnutrizione).