Economia
Weekly Paper Banca del Piemonte: venti contrari sul dollaro, stop al rimbalzo
Il Weekly Paper di Banca del Piemonte relativo all’andamento dei mercati e ai consigli d’investimento sottolinea che il rimbalzo del dollaro si è arrestato
Weekly Paper Banca del Piemonte: venti contrari sul dollaro, stop al rimbalzo
Il Weekly Paper di Banca del Piemonte relativo all’andamento dei mercati e ai consigli d’investimento sottolinea che il rimbalzo del dollaro si è arrestato: «Il movimento di rimbalzo del dollaro che aveva caratterizzato nelle ultime settimane il mercato dei cambi, ha subito un fase di arresto imputabile a tre fattori in particolare. Innanzitutto, le indiscrezioni in arrivo sul fronte fiscale a Washington fanno trapelare ancora una volta una serie di problemi legati alla riforma fiscale, mettendo in dubbio la capacità dell’amministrazione americana di ottenere un risultato accettabile. In secondo luogo, i verbali della Fed pubblicati in settimana (e relativi alla riunione di settembre) mostrano un tono incerto dovuto ad una divergenza di opinioni sulla natura transitoria dei fattori che stanno facendo da freno all’inflazione. Questi sono in contrasto con il tono molto aggressivo mostrato dalla Yellen in conferenza stampa, la quale aveva radicato le aspettative per un rialzo dei tassi a dicembre e confermato il sentiero di rialzi per l’anno prossimo».
Weekly Paper Banca del Piemonte: venti contrari sul dollaro, stop al rimbalzo. La prossima guida della Fed
Ancora il Weekly Paper di Banca del Piemonte sul dollaro: «Il dollaro ha abbandonato poi i suoi massimi a causa delle indiscrezioni secondo le quali il presidente Donald Trump possa scegliere alla guida della Fed un esponente meno aggressivo di quanto ci si aspettasse in un primo momento. Secondo le voci in circolazione il governatore Fed Jerome Powell sarebbe ora favorito rispetto all’ex governatore Kevin Warsh da parte del segretario del Tesoro Steven Mnuchin. Powell viene considerato più accomodante rispetto a Warsh, che invece ha criticato apertamente in passato il programma di acquisto bond della Fed. Il mercato dei cambi e dei tassi sembra aver trascurato una serie di dati macroeconomici assai positivi, quali ad esempio il dato sui prezzi della produzione USA (in buon aumento) e l’aumento dei salari orari medi (report sul mercato del lavoro), che lasciano presagire un risveglio dell’inflazione americana con conseguente reazione della Banca Centrale. I mercati al momento sospendono qualsiasi giudizio in attesa del dato sui prezzi al consumo in uscita oggi, ma le pressioni inflazionistiche si fanno sempre più concrete».
Weekly Paper Banca del Piemonte: venti contrari sul dollaro, stop al rimbalzo. Il settore bancario europeo
Il Weekly Paper di Banca del Piemonte relativo all’andamento dei mercati e ai consigli d’investimento si concentra poi sul settore bancario europeo e sull'evoluzione politica in Europa: «A tenere banco in Europa è la questione legata al trattamento ed alla copertura dei nuovi NPL in formazione a partire dal prossimo anno. Il settore bancario si è giovato finora di una precisazione fornita dalle linee guida secondo la quale oggetto delle nuove regole di copertura/accantonamento sarebbero le nuove sofferenze originate dai prestiti concessi a partire dal 2018 e non dallo stock di prestiti esistente. Tuttavia, sull’azionario continentale hanno pesato, oltre alla rinnovata debolezza del dollaro, le precisazioni della BCE in risposta alle proteste della Commissione Europea. Quest’ultima ha messo in dubbio la loro autorità nell’imporre direttive sugli accantonamenti a fronte di non performing loans (la BCE ha affermato di avere una base legale per fare le sue proposte sulla guidance da seguire nel trattamento degli NPL). Si profila una sorta di conflitto di attribuzione tra BCE e Commissione Europea che non giova alla certezza delle regole. Di questa situazione di incertezza, hanno pagato le conseguenze sia le banche italiane che tutto il settore bancario europeo in generale».
Weekly Paper Banca del Piemonte: venti contrari sul dollaro, stop al rimbalzo. L'evoluzione politica in Europa
Per quanto riguarda l'evoluzione politica in Europa: «I Bonds periferici (in particolare Italia e Spagna) hanno beneficiato del congelamento della situazione catalana, dove il premier Rajoy ha dato cinque giorni di tempo al leader della Catalogna per fare chiarezza sulla dichiarazione di indipendenza al fine di valutare l’attivazione dell’art. 155 della Costituzione. Sul fronte italiano invece il percorso della legge elettorale (definita “Rosatellum”) dà sollievo ai mercati obbligazionari nella speranza di un contenimento del rischio populista legato al Movimento 5 stelle, a cui si aggiunge il vantaggio di una armonizzazione della legge elettorale. I dati sulla produzione industriale europea di Agosto sono decisamente in rialzo, a conferma dell’accelerazione della ripresa economica in atto nell’area; l’impatto sui mercati è stato però modesto in quanto la forza era in parte desumibile dai dati nazionali usciti in precedenza per Germania e Francia».ANA