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Spettacoli
Al via l’anteprima dell’Attila di Verdi, con Scala Under30 di Intesa Sanpaolo

Anche quest’anno Intesa Sanpaolo, socio fondatore sostenitore della Fondazione Teatro alla Scala, conferma l’attenzione ai giovani e alla divulgazione della musica classica.

Fin dal 2005 la Banca sostiene Scala Under30, il progetto che prevede spettacoli e agevolazioni per ragazzi tra i 6 e i 30 anni e in particolare porta duemila giovani ad assistere alle due anteprime che inaugurano la Stagione d’Opera e di Balletto del Teatro

Questa sera i ragazzi hanno assistito all’anteprima di Attila di Giuseppe Verdi in una rappresentazione riservata a loro con la medesima direzione, il medesimo cast, la medesima scenografia della tradizionale Prima del 7 dicembre. Sabato 15 dicembre appuntamento con l’anteprima de Lo Schiaccianoci di Čajkovskij che aprirà la Stagione di Balletto.

Scala Under30: l’entusiasmo e l’emozione dei giovanissimi spettatori

Mirco, che quest’anno compie 30 anni, è parte del Network Europeo dei Giovani Amici dell’Opera. Ad Affaritaliani.it ha dichiarato: “Sono molto emozionato di essere qui, in un teatro di soli giovani per assistere alla magia dell’Attila di Verdi”.

Anche Violetta di 23 anni non è nuova all’anteprima giovani. “È la seconda volta per me”, ha specificato ai microfoni di Affaritaliani.it. “Questa sera c’è l’emozione non solo per l’Opera che andiamo a vedere ma anche per il contesto. La Scala è un teatro unico e questa sera è pieno di giovani”.

Imen, 24 anni, frequenta la Scala durante tutto la Stagione ma per lei, intervistata da Affaritaliani.it, “la Prima ha un sapore diverso. È infatti un’occasione non solo per assistere all’Opera ma anche per rivedere molti ragazzi che ha conosciuto lo scorso anno, tanti ventenni che celebrano un monumento come il Teatro alla Scala”.

Marco da Viareggio, 19 anni, è appassionato di musica classica tanto da averne fatto materia di studio. Per lui essere all’anteprima giovani è “un modo per conoscere la musica di Verdi, oltre le opere più note come Aida e Traviata”.

Matteo, 23 anni, è già stato all’anteprima giovani tre anni fa. Ai microfoni di Affaritaliani.it ha commentato: “Siamo nel tempio della musica italiana, uno dei più importanti palchi mondiali, e l’emozione è pari a quella che ho provato la prima volta”.

Roberta, anche lei di 23 anni, ad Affaritaliani.it ha ricordato che “musica è cultura, pertanto è alla Scala per imparare divertendosi”.

Un legame storico quello tra Intesa Sanpaolo e il Teatro alla Scala

Il sostegno al Teatro e in particolare all’attività verso i giovani segue la traccia segnata da una delibera risalente al 1902: “La Commissione Centrale di Beneficenza in Milano, amministratrice della Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde delibera di accordare alla Commissione per l’esercizio del Teatro alla Scala un sussidio di L. 10.000 all’anno per 5 anni”. Il 22 maggio 1902, giorno in cui fu deliberato tale gesto, segna quindi l’inizio di un rapporto che tuttora lega Intesa Sanpaolo, dove la Cariplo è successivamente confluita, e il Teatro alla Scala.

Nel documento emerso dall’Archivio storico di Intesa Sanpaolo i consiglieri sottolineano infatti il “carattere educativo nell’esercizio del sommo teatro Milanese” e “l’importanza artistica, morale ed economica della Scala” con l’auspicio che “rimanga scuola dell’arte in una delle sue più pure e universali manifestazioni a vantaggio di ogni classe di cittadini”. Fin da allora era quindi nel pensiero degli amministratori della Cariplo che il sostegno al Teatro dovesse essere mosso da obiettivi educativi e divulgativi, così come la necessità di sostenere il ruolo “del nostro massimo Teatro, intorno al quale si impernia tutta una compagine di interessi industriali e commerciali, indissolubilmente collegata colla prosperità economica della nostra Città”.

Inoltre, sempre con l’obiettivo di favorire la diffusione della cultura melodrammatica tra i giovani, Intesa Sanpaolo, nell’ambito del proprio Progetto Cultura, realizza da alcuni anni il programma Vox Imago, pubblicazioni multimediali che attraversano la storia dell’opera lirica – prevalentemente dedicate a opere della Scala – destinate agli insegnanti di musica e materie letterarie delle scuole secondarie di primo e secondo grado. Con oltre 14 pubblicazioni, Vox Imago ha interessato oltre 1000 scuole e 5000 docenti in tutta Italia che, con percorsi interdisciplinari, trasmettono agli studenti la complessità, la bellezza e l’attualità dell’opera lirica. Oltre alle scuole, sono 2800 le biblioteche, di cui 800 scolastiche, che ricevono ogni anno oltre 37 mila volumi. Il progetto ha ottenuto il riconoscimento del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

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