Spettacoli

Benedetta Barzini, tornano le anteprime al Cinema La Compagnia di Firenze

ANDREA CIANFERONI

Mercoledi 9 ottobre al Cinema La Compagnia di Firenze il film su Benedetta Barzini, top model negli anni 60, raccontata dal figlio Beniamino Barrese

Unico titolo italiano Sundance, dopo aver raccolto riconoscimenti e critiche positive in oltre 40 tra festival internazionali e nazionali, arriva nelle sale italiane “La scomparsa di mia madre”, tempestoso e sensibile documentario sulla figura di Benedetta Barzini, madre del regista Beniamino Barrese, che sarà presentato  nell'anteprima toscana a Firenze mercoledì 9 ottobre al cinema La Compagnia,  con la protagonista in sala. Benedetta Barzini è figlia di Luigi Barzini, inviato del Corriere della Sera, e di Giannalisa Gianzana Feltrinelli. Modella iconica dalla New York degli anni ’60, musa di Andy Warhol, Salvador Dalí, Richard Avedon e Irving Penn, femminista militante in Italia negli anni ’70, madre sola di quattro figli, giornalista, scrittrice e poi docente universitaria di Antropologia della Moda, a 75 anni Benedetta Barzini è stanca dei tanti ruoli in cui la vita l’ha costretta e ha deciso di lasciare tutto, per scomparire in un luogo lontano in cui nessuno potrà più trovarla. Benedetta Barzini esordì nella moda in maniera assolutamente casuale: passeggiando per una via di Roma fu notata da Consuelo O'Connell Crespi, giornalista italo-americana direttrice dell'edizione italiana di Vogue Italia. Crespi, ignorando che Barzini fosse figlia di amici di famiglia, ne inviò una fotografia alla casa madre a New York all'attenzione della caporedattrice Diana Vreeland; quest'ultima convocò Barzini negli Stati Uniti per un servizio fotografico con Irving Penn, e da lì iniziò, a vent'anni, la sua carriera di modella. Barzini divenne la sofisticata top model interprete di quel look esotico-mediterraneo che tanto piaceva agli americani. Molto attiva nel movimento femminista dagli anni 70. Da anni si occupa di moda e di temi sociali su varie riviste del settore. Suo figlio Beniamino Barrese comincia a filmarla, con l’intenzione di realizzare un film su di lei che possa tramandarne la memoria e insieme trattenerla a sé il più a lungo possibile. Incontrando la ferma opposizione di Benedetta, il progetto diventa velocemente un campo di battaglia in cui madre e figlio si aiutano e si ostacolano a vicenda nel tentativo di scrivere l’ipotesi di una separazione inevitabile, difficile da accettare e forse impossibile da raffigurare. La distribuzione internazionale è a cura di Autlook. In Italia il film è distribuito da Reading Bloom e Rodaggio Film. “La scomparsa di mia madre” è stato realizzato grazie anche ai supporto di Filmitalia, Rai Teche, la Direzione Cinema di Sensi Contemporanei, Toscana Film Commission e il Mibac.