Dylan Magon, il Balotelli della musica al 1° blogtour musical-letterario
Figlio di immigrati, nato a Palermo: sembra la storia di Balotelli, è il sentiero (musicale) percorso da Dylan Magon che...
Il Lit-Blogger United, un gruppo di 20 tra i più seguiti blogger del settore letterario in Italia, presenta il “Dylan Magon Blogtour”, un viaggio virtuale attraverso i loro blog per raccontare il rapporto tra musica e letteratura.
Dal 14 aprile al 7 maggio, in un percorso di 21 tappe, potrete scoprire favolosi libri e curiosare tra i loro aneddoti musicali.
Chiamateli multi-culti. Figlio di immigrati, nato a Palermo, classe 1993, trasferitosi all'età di 12 anni in quel di Giaveno, provincia di Torino: la biografia a tappe di Dylan Magon sembra quella di Mario Balotelli, solo che qui il talento è nelle corde vocali. Eccolo l'esempio delle culture che si mescolano, ecco la nuova generazione italiana figlia della sana contaminazione.
Ma non c'è bisogno di puntualizzare la vita di questo giovane talento, perché come codice di un DNA è inscritta nel suo nuovo singolo Atomi & Molecole. La vita stessa di Dylan Magon è nelle note del brano prodotto da Steve Luchi. I ritmi sincopati tipici dell'R&B tradiscono il mondo black dell'artista, ma è proprio la & di questo genere - la medesima congiunzione inscritta nel titolo del brano - il simbolo racchiuso nel mondo di Dylan Magon. Che succede se la vocalità nera parla italiano? Cosa accade se una matrice americana viene tradotta con il lessico dello Stivale? Nasce un nuovo mondo ibrido, un nuovo simbolo cultural-musicale così sintetizzato: Black & Italy.
"Noi siamo atomi, siamo molecole" canta Dylan, dando voce a un linguaggio nuovo dal timing americano e dal gusto romantico delle rime italiane.
L'incipit è buio, cupo. Non è un incubo, in realtà è sinonimo di nascita. Come il Big Bang, come il primo vagito di una nuova vita il videoclip di Atomi & Molecole esordisce in perfetta sintonia con i primi versi del brano "Veniamo al Mondo piangendo, per imparare a vivere". La stanza è buia, ma dopo l'esplosione che apre il video diretto da Luca Tartaglia (già director per Lorenzo Fragola, J.Ax e Bianca Atzei, solo per fare alcuni nomi) ecco le lampadine che illuminano la scena. Una penombra che ci rivela il protagonista del video, Dylan Magon, l'autore della canzone.
Esterno giorno. Un bosco, autunno, paesaggio naturale senza contaminazioni del segno dell'uomo. In un tempo come sospeso, il protagonista vaga in slow motion, confuso e dubbioso come se fosse appena venuto alla vita, in cerca di risposte a domande esistenziali. "Siamo fatti di passato, senza futuro". Dylan Magon guarda fisso in camera come fosse uno specchio in cui riflettersi e riflettere.