Spettacoli
GIULIA, dai Cesaroni e Un Medico in Famiglia al singolo Mon Amour in 3 lingue
GIULIA feat Samuel Storm presenta 'Mon Amour
Venerdì 3 luglio esce “Mon Amour” il nuovo singolo di GIULIA feat Samuel Storm, scritto da Roberto Cardelli, Giulia Luzi, Piero Romitelli e Samuel Storm. Un brano scritto in tre lingue che segna un nuovo inizio discografico per Giulia Luzi. Un’artista con una carriera cominciata a soli nove anni come doppiatrice del cantato dei prodotti Disney, protagonista nel film di Natale di Tom Hanks “Polar Express”, i “Cesaroni”, “Un medico in famiglia”, nel Musical Romeo e Giulietta- Ama e cambia il mondo, concorrente in Tale e Quale Show di Carlo Conti e nella categoria big, in coppia con Raige, al Festival di Sanremo del 2017. Entrata nel mondo dello spettacolo ancora bambina, quel che sorprende di lei è la sua semplicità fatta di valori e punti di riferimento importanti, quali la famiglia e gli affetti. Un nuovo ambizioso progetto che promette di diventare la colonna sonora di un’estate che sembrava non arrivare: GIULIA ci regala “Mon Amour” un brano da ballare, elegante ed “educato” con un video che ne sottolinea la raffinatezza nell’incantevole cornice del mare siciliano e il barocco del Teatro Massimo Bellini di Catania.
Giulia Luzi, oggi solo GIULIA: è un nuovo inizio?
Un nuovo inizio discografico, una differenza obbligata e necessaria. Sono conosciuta maggiormente come performer, avendo fatto l’attrice, la doppiatrice, trasmissioni televisive di intrattenimento e teatro. Vorrei che la musica fosse distinta da tutto il resto e, senza nascondermi dietro un nome d’arte ho scelto di essere GIULIA, semplicemente. Con questo nuovo progetto vorrei ridisegnare i contorni della mia carriera nella musica, che è sempre stata e rimane il mio vero amore.
Mon Amour è scritta e cantata in tre lingue, com’è nata?
Io credo nel momento, nel destino e la storia di questa canzone è particolare davvero. Mon Amour è nata due anni e mezzo fa, su una base di Roberto Cardelli che, a casa mia, me la fece ascoltare chiedendomi di scrivere un ritornello in francese. E’ scoccata la scintilla: in pochissimo, a orecchio, ho buttato giù il testo che è rimasto tale e quale dalla prima stesura. Da subito abbiamo sentito che ci sarebbe stato bene un featuring e chiedemmo a Piero Romitelli di scrivere testo e melodie delle strofe, lui ci ha mandato il tutto scritto in italiano. A quel punto cominciammo a pensare a chi affidare il feat, volevo una persona speciale con me, non mi interessava il rapper del momento ma qualcuno che avesse un qualcosa in più nella voce e nel cuore. Ero rimasta colpita da Samuel durante XFactor, in seguito ci siamo incontrati e conosciuti in un locale di Roma e quando ho pensato a lui, non ho avuto dubbi. Samuel scrive in inglese ed è stato ovvio lasciare che potesse esprimersi al meglio; anche lui, quasi fosse predestinato, ha scritto di getto trovando da subito le parole giuste.
Ti senti a tuo agio maggiormente su un set cinematografico o su un palco a cantare?
Su un palco, non perché il set non mi appartenga, ma la musica mi ha cresciuta, nutrita. Sono diventata grande in sala di registrazione a doppiare le canzoni della Disney. Quando sono sul palco il contatto con la mia voce, con i musicisti, mi fa sentire nel mio habitat naturale. La musica è una passione dichiarata da sempre, molto prima della recitazione che è venuta quasi per caso. In questa fase di maturazione artistica, desidero sottolineare quale sia la mia natura e quanto la musica sia importante per me.
Avete girato in questi giorni il video di Mon Amour in due location d’eccezione: nel blu del meraviglioso mare siciliano su un caicco e nella cornice barocca del Teatro Massimo Bellini di Catania. Un video “impegnativo”, ci racconti come sono andate le riprese?
Mi sono divertita tantissimo anche perché è la situazione ideale per me potendo cantare e recitare, confortata da un lavoro di squadra incredibile dove ognuno ha dato il proprio contributo, confrontandosi reciprocamente. Ho potuto apprezzare la professionalità di Klaudia Pepa grandissima ballerina, di Luca Barbagallo, meraviglioso coreografo, dei Meneo Kings e tutto il corpo di ballo. Abbiamo affrontato, sorridendone, anche la difficoltà di girare in navigazione sul caicco con lo stomaco sotto sopra; giornate di intenso lavoro che ci hanno visto coesi nel cercare di dare il meglio. Una bellissima sensazione.
Hai coccolato a lungo questa canzone, che nonostante sia un brano estivo e allegro, ha avuto un lungo e riflessivo percorso. Che cosa provi ora nel vederlo realizzato?
Non ti nego che sono paga del lavoro fatto, l’ho vista nascere, crescere e a un certo punto ho anche pensato di cederla, convinta che non fosse destino. Fortunatamente chi mi stava vicino, i miei collaboratori e la mia famiglia, mi hanno convinta ad andare avanti. Ora capisco come bisognasse solo trovare il momento e la situazione giusta: l’incontro con Samuel lo è stato. Ho provato un’emozione fortissima nel sentire come la sua e la mia voce, pur essendo agli antipodi, fossero belle insieme, dandosi risalto l’una con l’altra. Un intesa che abbiamo ritrovato anche sul set dove Samuel è un elegante e misterioso Poseidone.
Il tuo sogno nel cassetto?
Io sono una sognatrice e un sogno che mi piacerebbe realizzare è quello di scrivere una canzone che possa diventare anche la colonna sonora di un film...