Spettacoli
Venezia 76, il Premio Campari Passion for Film a Luca Bigazzi
La consegna del premio domenica 1 settembre in Sala Grande (Palazzo del Cinema), in occasione della prima mondiale The New Pope di Paolo Sorrentino
Intervista a Clarice Pinto, Direttrice Marketing Campari. Dottoressa Pinto, il prossimo anno il Gruppo Campari festeggia un importante anniversario, 160 anni dalla fondazione. Cosa rappresenta per voi questo importante traguardo?
Intanto questo 2019 è stato un anno importante per Campari perché abbiamo festeggiato il centenario del famoso cocktail Negroni che è stato ideato a Firenze al Caffe Giacosa. Stiamo portando avanti la partnership con la Mostra del Cinema di Venezia; il rapporto di Campari con il mondo del cinema inizia molti anni fa con Federico Fellini che girò uno spot pubblicitario per il marchio. Inoltre da tre anni portiamo avanti il progetto Red Diaries collaborando con registi e attori importantissimi quali Paolo Sorrentino, Matteo Garrone, Joel Schumacher, Stefano Sollima. Pertanto per noi noi è naturale essere presenti a Venezia alla Mostra con tutta una serie di iniziative.
Come è cambiata la comunicazione di Campari al tempo dei Millennials?
Il progetto Red Diaries è andato esattamente nella direzione di una nuova comunicazione aggiornata al mondo Millennials. Abbiamo fatto per quasi vent’anni, nei primi anni 2000, i calendari Campari che facevano parte della tradizione italiana di comunicare. Poi ci siamo resi conto che la comunicazione si stava evolvendo e dovevamo raccontare delle storie attraverso il progetto Red Diaries. La collaborazione che portiamo avanti con il Centro Sperimentale del Cinema va nella direzione di valorizzare il lavoro dei giovani registi, utilizzando il loro linguaggio.
Avere una storia cosi importante e antica cone quella di Campari aiuta a raccontare il brand?
Certamente aiuta. inoltre abbiamo un rapporto di fiducia con gli artisti con cui collaboriamo e che ci aiutano a raccontare una storia cosi importante. Campari è rimasto fedele alle sue radici ma allo stesso tempo si è reinventato costantemente. Oggi 1 settembre è una giornata molto importante per Campari e per tutto il cinema perché verrà consegnato a Luca Bigazzi, direttore della fotografia italiano che lavora con i più importanti registi italiani ed internazionali, la seconda edizione del Premio Campari Passion for Film, istituito lo scorso anno grazie alla collaborazione con la Mostra del Cinema di Venezia. Il premio si propone di valorizzare l’importante contributo che i “tecnici” del cinema offrono al compimento del progetto artistico rappresentato da ciascun film. Solo occasionalmente, direttori della fotografia, montatori, compositori, scenografi e costumisti vedono adeguatamente riconosciuto il loro apporto, spesso determinante ai fini della qualità del risultato finale. Passion for Film premia a turno una di queste figure, non semplici artigiani ma artisti e co-autori delle opere a cui offrono il contributo del loro insostituibile talento.
Ci parla del progetto Campari Lab?
Campari Lab è un laboratorio didattico di branded content nato dalla collaborazione con il Centro Sperimentale del Cinema. Un progetto strutturato per aree interdisciplinari volto a premiare i nuovi talenti del panorama cinematografico italiano. Con la supervisione di Marco Diotallevi e Fabio Morici, gli alunni di Campari Lab hanno creato cinque cortometraggi che traggono ispirazione dai valori portanti del brand Campari. La proiezione dei cinque corti si è svolta alla presenza di Alessandro Borghi, uno degli attori che sta regalando al cinema italiano interpretazioni di altissimo livello. Una grande versatilità, espressa tramite ruoli e interpretazioni diversissime e mai banali, lo ha reso uno degli attori più amati e ricercati nel panorama cinematografico nostrano.