Weinstein indifendibile. Da Hollywood all'Italia.. quanti ce ne sono
Weinstein? E' più pericolo chi, come Obama o la Clinton, si mostra sorpreso
Cannes. Sono nel campo dello showbusiness praticamente da una vita, seppur nel lato “business”, piuttosto che in quello dello “show”. Comunque conosco bene quest’ultimo e per questo motivo ho sempre scoraggiato le mie due figlie ad entrarci a far parte. La parte “business” dello showbusiness é molto rispettosa verso chi ci lavora. Naturalmente questo vale per i nostri giorni in quanto ora nel settore lavorano molte donne in posti di responsabilitá mentre in passato non era facile per le donne far carriera neppure nel lato “business”. Ricordo casi in cui venivo invitato a cena di lavoro da amiche che mi obbligavano a stare da loro come protezione fino a quando qualche bellicoso dirigente non andava via, questo visibilmente scocciato nei mei confronti ed io, seppur assonato, che non me ne andavo.
La parte “show” dello showbusiness, purtroppo, non é mai cambiata, e questo é noto. Entrare in questo campo é difficilissimo, per prima cosa bisogna abituarsi ad essere rifiutati quasi sempre e trattati come animali, infatti i provini negli Usa si chiamano “cattle calls” (bestiame a raccolta), e poi bisogna far attenzione al “casting couch” (divano per le audizioni).
Poi c’é un’altra componente: la parte “show” dello showbusiness vive di eccessi, altrimenti non sarebbe spettacolo. Sposarsi nove volte, farsi fotografare discinti, essere arroganti o eccentrici, farsi montare rubinetti d’oro massiccio, riempirsi le labbra di silicone e fare cose altrettante insensate é parte dello “show”, e non ci si sorprende.
Per quanto riguarda l’indifendibile produttore americano 65-enne Harvey Weinstein che ha abusato di innumerevoli attrici (per la veritá si dovrebbero chiamare col neutro “actor”), questo fa parte di quel gruppo di persone che utilizza l’abuso di potere per ottenere gratificazione. E nonostante esistano attrici che per sfondare sono disposte a tutto, incluso assecondare le avances dei produttori, l’abuso peggiore avviene verso quelle persone piú deboli, che hanno pochi appoggi alle spalle.
Il mito di una star “scoperto/a” al supermercato é proprio quello: un mito. In realtá non esiste, la star viene creata a tavolino da abili PR per l’occasione e si tratta spesso di talenti dotati di tanta determinazione e capacitá di sopportare sofferenze e umiliazioni per ottenere l’agognato successo.
Da Hollywood l’attrice Lauren Spartano afferma, “no, non posso dire di essere sorpresa e le attrici che hanno accettato i suoi inviti non hanno nessuna colpa, se qualcuno mi avesse detto di poter creare o distruggere la mia carriera, ci sarei cascata anch’io. Ma quanto a coloro che mostrano di essere sorpresi di questa situazione, ho difficoltá a crederci. TMZ ha addirittura rivelato che il contratto di lavoro di Weinstein aveva una clausola per proteggerlo dalle cause per le sue aggressioni sessuali”.
Sempre da Hollywood, l’attrice russa con il nome d’arte Elena Caruso si dice “sorpresa che lo scandalo non sia successo anni fa e le persone che oggi si mostrano sorprese sono piene di .....”, poi conclude, “ci sono attori disperati disposti a fare qualsiasi cosa e produttori pronti ad aprofittarne. Che tristezza”.
I Weinstein esistono in Italia come ad Hollywood e chi, tipo l’ex presidente Obama o l’ex candidata presidenziale Clinton, ora si dimostra sorpreso, finisce per essere piú pericoloso dei Weinstein che sono in giro.