Esteri
L’Italia va nello spazio con gli Usa: Thales Alenia Space in pole con 2 moduli
L'Italia va nello Spazio insieme agli States. A parlare italiano saranno due moduli della futura stazione spaziale Gateway, realizzati da Thales Alenia Space.
L'Italia è pronta per andare nello spazio con gli Usa
L'Italia va nello spazio. E lo fa con gli Stati Uniti, dopo aver compiuto una parziale ritirata nella cooperazione con la Cina. Quella spaziale era infatti uno dei dossier sui quali Washington aveva alzato le antenne in riferimento all'ingresso dell'Italia nella Belt and Road, dopo la firma del memorandum of understanding nel marzo del 2019 a Roma, alla presenza di Xi Jinping. Già da un anno, però, Roma ha fatto qualche passo indietro nei progetti spaziali con il Dragone. E ora, anche dopo la recente visita di Mike Pompeo a Roma e il passaggio del porto di Trieste ai tedeschi di Amburgo e non ai cinesi di Cosco come previsto, viene ricompensata.
Thales Alenia Space realizzarà i due moduli
Thales Alenia Space è stata scelta da Airbus come partner nella missione Mars Sample Return. L'esperienza e la tecnologia di Tas contribuiranno quindi all'Earth Return Orbiter che riporterà sulla Terra campioni del Pianeta Rosso. La joint venture tra Thales (67%) e Leonardo (33%), ha infatti firmato con Airbus Defence and Space, prime contractor del programma, l'Autorizzazione a Procedere (Atp) per contribuire allo sviluppo dell'Earth Return Orbiter (Ero), elemento chiave della missione Mars Sample Return, che verrà realizzata attraverso una cooperazione internazionale guidata dalla Nasa. La prima tranche del contratto di circa 11 milioni di euro coprirà le prime attività di sviluppo e progettazione, mentre il valore contrattuale globale è di circa 130 milioni di euro.
Parleranno italiano due dei moduli principali della futura stazione spaziale Gateway, destinata a orbitare intorno alla Luna nell'ambito del programma Artemis della Nasa. A realizzarli sarà Thales Alenia Space, joint venture tra Thales (67%) e Leonardo (33%) e i due moduli sono I-Hab (International Habitat), che ospiterà gli astronauti, ed Esprit, per le comunicazioni e il rifornimento. Entrambi costituiscono il contributo dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa) al programma Artemis. La prima tranche del contratto per I-Hab, firmata con l'Esa, è del valore di 36 milioni di euro su un importo globale di 327 milioni, lo sviluppo di Esprit, invece, è già iniziato grazie all'Autorizzazione a Procedere (ATP) e la relativa firma del contratto è prevista entro la fine di quest'anno.
Il Return Module contiene il payload della Nasa dedicato alla cattura dei campioni marziani una volta in orbita attorno a Marte, al successivo isolamento e consegna a Terra. L'Orbit Insertion Module è un elemento aggiuntivo del satellite che abilita la propulsione chimica per l'inserimento del veicolo spaziale nell'orbita di Marte. Questo modulo, sottolinea Thales Alenia Space, "è di fondamentale importanza in quanto consentirà la riduzione della velocità del veicolo spaziale, permettendo alla gravità marziana di catturare l'Ero, inserendolo in un'orbita stabile". Quando la manovra sarà completata con successo, l'Oim verrà rilasciato dal Rm consentendogli di risparmiare massa in vista del ritorno sulla Terra. Leonardo è ampiamente coinvolto nelle missioni di esplorazione di Marte, dalle missioni ExoMars 2016 e 2022 fino al programma Mars Sample Return. In quest'ultimo, Leonardo sta studiando e progettando i due bracci robotici che raccoglieranno e trasferiranno i campioni marziani sul Veicolo di Ascesa - Mars Ascent Vehicle (Mav).