Esteri

Afghanistan, i talebani dettano l'agenda agli Usa. Biden si gioca già tutto

Ultimatum da Kabul, entro il 31 agosto militari Usa via dal territorio. America divisa, il resto del mondo osserva. Il presidente sa che non può più sbagliare

Afghanistan, talebani dettano l'agenda agli Usa. Biden si gioca già tutto

Sono giorni complicati per il presidente Usa Joe Biden. Ieri i talebani hanno dato l'ultimatum agli americani: "Entro il 31 agosto fuori dal nostro territorio o interverremo", un doppio smacco per la prima potenza mondiale da digerire, dopo la decisione del ritiro dei soldati dall'Afghanistan e l'immediata avanzata dei talebani. Due Americhe - si legge su Repubblica - si scontrano per decidere la strategia internazionale di Joe Biden. La débacle dell’evacuazione afghana e il dibattito se far slittare il ritiro a dopo la data fissata del 31 agosto, le ha fatte uscire allo scoperto. L’impressione di isolamento del presidente, è accentuata dal fatto che la “prima America” si compatta contro di lui. Poi c’è l’élite che attorno a questo sistema ha costruito un mondo parallelo di think tank, consulenze private, cattedre universitarie.

È l’establishment globalista, - prosegue Repubblica - organico a una visione bipartisan del ruolo “imperiale” degli Stati Uniti, contro cui Joe Biden si scontrò invano nel 2009-2016. L’allora vicepresidente di Barack Obama tentò di contrastare le strategie afghane del Pentagono e fu sconfitto. La compattezza bipartisan dell’establishment globalista ebbe come simbolo la decisione di Obama di confermare come segretario alla Difesa un repubblicano dell’era Bush, Robert Gates. Oggi Biden è molto meno minoritario di allora, e non solo perché il 63% degli americani continua a sostenere il suo ritiro dall’Afghanistan nonostante la débacle dell’evacuazione. Lo scontro fra le due Americhe è ancora aperto, la disastrosa gestione del ritiro ha messo sulla difensiva le forze che sostengono Biden. Il loro problema numero uno: come fare capire a Pechino che l’abbandono di Kabul non è un via libera per l’invasione-annessione di Taiwan.