Esteri

Biden in Arabia Saudita dal macellaio di Khashoggi: "ciao ciao" diritti umani

Quattro giorni tra Arabia Saudita e Israele, tecnicamente privi di relazioni diplomatiche ma con rapporti clandestini

Biden in Israele, centrale il tema della difesa (così come la minaccia iraniana)

L'agenda di Biden è fitta, con mine disseminate a ogni passo. Tra i momenti salienti ci sarà l'incontro con il vecchio re Salman bin Abdulaziz al quale parteciperà anche il principe ereditario Mohammed bin Salman (MbS), che il capo della Casa Bianca aveva promesso di ostracizzare dopo l'omicidio nel 2018 del giornalista dissidente Jamal Khashoggi. Ma se la tappa saudita ha il suo carico di spine e incognite, anche le due precedenti visite non saranno una passeggiata.

Biden arriva in Israele dopo una crisi di governo e un cambio ai vertici, con Naftali Bennett che ha passato la mano a Yair Lapid, premier designato fino alle elezioni di novembre (le quinte in tre anni e mezzo) sulle quali incombe Benjamin Netanyahu, pronto a tutto pur di tornare al potere. Centrale sarà il tema della difesa così come la minaccia iraniana, alla luce dello stallo nei negoziati per il rilancio dell'accordo sul nucleare e le tensioni regionali con gli alleati di Teheran (a cominciare da Hezbollah e i suoi droni).

Quanto ai palestinesi, i rapporti già non idilliaci hanno risentito la settimana scorsa dei risultati dell'inchiesta sull'uccisione della giornalista di al-Jazeera, Shireen Abu Akleh a Jenin. Ramallah sperava in una chiara posizione di condanna di Washington verso l'alleato israeliano mentre il dipartimento di Stato ha concluso che probabilmente la reporter è stata uccisa dai soldati, ma non intenzionalmente: una formula pilatesca che ha scontentato entrambe le parti.

La famiglia ha chiesto di incontrare personalmente Biden: qualunque sarà la risposta, per il presidente sarà l'ennesima patata bollente. Fonte di tensione con l'Anp è anche la questione della riapertura del consolato Usa a Gerusalemme, attesa, promessa e finora sempre rimandata. Per quietare gli animi, ed evitare passi dolorosi, Biden avrebbe inserito nel programma una visita all'Augusta Victoria Hospital a Gerusalemme Est, la prima di un presidente americano nella zona della città rivendicata dai palestinesi come la futura capitale di un proprio Stato.