Esteri
Biden, “non è giusto” e “basta, basta, basta” verso Navalny e contro le armi
330 milioni di abitanti e 400 milioni di armi per una strage continua.
Una nuova sparatoria, con otto morti, avvenuta giovedì notte in un magazzino di Indianapolis (Indiana), si è aggiunta agli omicidi con armi da fuoco nelle ultime settimane negli Stati Uniti, dove 330 milioni di abitanti convivono con quasi 400 milioni di pistole, tutte in mani private.
L’ultima sparatoria alle 10 del mattino in un supermercato del Colorado e alle 8 del mattino in alcuni saloni di bellezza ad Atlanta.
E queste violenze si aggiungono alle violenze della polizia che in una settimana ha fatto, durante due arresti, altrettanti morti innocenti. 20.000 morti “sparati” escludendo i suicidi nel 2020.
La settimana è iniziata con la morte di uno studente colpito dalla polizia in una scuola di Knoxville nel Tennessee. Il giovane, armato, è entrato nei bagni e, avvicinato dalla polizia, ha aperto il fuoco ferendo uno degli agenti. Poche ore prima, la polizia del Brooklyn Center, a Minneapolis, ha ucciso un detenuto che stava cercando di sfuggire scambiando la pistola stordente per quella con proiettili veri.
A Chicago la polizia ha mostrato il video della morte di un ragazzo di 13 anni, Adam Toledo, colpito mentre si stava arrendendo con le mani alzate.
La pandemia ha creato la sensazione che anche le sparatorie fossero diminuite ma i dati ufficiali indicano invece che il 2020 è stato l'anno con il maggior numero di morti per colpi di arma da fuoco in almeno due decenni, con 19.380 morti, oltre ai circa 24.000 che si sono suicidati. 15000 incidenti in un anno non possono più passare sotto silenzio.
Arms è una battaglia politica e culturale negli Stati Uniti. Il diritto di possederli è un principio sacrosanto, sancito nel Secondo Emendamento della Costituzione, ma il dibattito nasce dall'interpretazione di quell'idea, su come sia possibile che un ragazzo a cui non è permesso per legge di consumare alcolici all'età di 18 anni possa acquistare acquistare un semiautomatico. Pertanto, ogni volta che accade uno di questi massacri si accende il dibattito sui controlli sul possesso di armi e, in parallelo, aumentano le vendite in modo esponenziale, come risposta precauzionale alla possibilità che vengano reso difficile l’acquisto.
“Gli emendamenti non sono eterni”ha ripetuto più volte il Presidente ma la lobby delle armi negli Stati Uniti è sempre fortissima , come pure fortemente radicata negli americani è l’insana passione al possesso delle armi.