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Esteri
Dall’Honduras alla Florida per fuggire da fame, violenza e disoccupazione.

Dall’Honduras alla Florida, nella nuova Terra Promessa. Così la piccola famiglia di Kaidy Arriaga si sta muovendo a piedi tra il caldo estenuante del giorno e il freddo intenso della notte. Dalla loro terra, l’Honduras, attraverso Guatemala , Messico per raggiungere gli Stati Uniti.

Arriaga con la moglie accanto, la figlia Yasmin in braccio è accompagnato dal fratello Wilmer con un carro pieno di valige e con la più piccola di famiglia, Lorely, di soli quattro anni.

Dall'Honduras alla Florida, la terra promessa.

Non scappano dalla violenza dell’Egitto, come fecero gli ebrei, ma da qualcosa che a quell’esodo, assomiglia molto.

Fuggono dalla violenza che colpisce duro nel triangolo costituito da Guatemala, Honduras e Salvador.

E pure dall’emarginazione, dalla disoccupazione e dalla mancanza totale di opportunità.

 

In cinque giorni hanno fatto più di 500 chilometri. Dal loro piccolo paese dell’Honduras fino in Guatemala per raggiungere quella terra promessa , la Florida, che però non sembra avere, in Donald Trump, un sovrano molto accogliente.

 

Ma non sono i soli in questo viaggio della speranza, costretti da una crisi insopportabile ad una sfida difficile e pericolosa.

Dall'Honduras alla Florida, la terra promessa. Un viaggio infinito

Sulla grande via del Pacifico, che rappresenta la direttrice più usata verso il Guatemala per poi passare in  Messico, ricevono acqua e cibo dagli abitanti. E non manca qualcuno che offre danaro e ospitalità.

 

La famiglia Arriaga in questa odissea della speranza riesce a dormire in qualche ‘casa del migrante’, stracolma di tante altre vittime della povertà.

 

Certo a scappare dal loro paese non sono solo i venezuelani che vogliono liberarsi dal regime del dittatore Maduro,o i siriani in guerra, ma pure gli honduregni che vogliono allontanarsi dal potere di Juan Orlando Hernandez.

Non ci sono cifre ufficiali di questa diaspora, ma si stima che, solo due giorni fa nella frontiera con il Guatemala sono passati ben 2000 cittadini dell’Honduras con file interminabili  di gente con carri, reti e vecchi materassi.

Dall'Honduras alla Florida, la terra promessa. Un esodo biblico

Una carovana che sembra non finire mai, formata da oltre 5000 persone, nella maggior parte donne, bambini e adolescenti. Se questo non è un esodo biblico poco ci manca.

 

La testa del grande serpente che si snoda verso l’America è già arrivata al confine con il Messico. Non è guidata da nessuno ma è spinta dal desiderio di una vita migliore, lontana da una delle crisi migratorie più drammatiche degli ultimi anni.

Ma ora cominciano le preoccupazioni, soprattutto perché nessuno sa come si comporteranno le autorità messicane e poi quelle americane.

 

Qualcuno pensa di fermarsi in Guatemala, altri in Messico ma la maggioranza vuole raggiungere la Florida.

’Non abbiamo paura-dicono molte voci-perché già abbiamo subito i riflessi della crisi, della violenza e dell’insicurezza e stiamo lottando contro la fame, non teniamo altra opzione che andare avanti’

 

Certo nessuna opzione differente dal raggiunger la terra promessa americana, lontana ancora 2000 chilometri e governata da un sovrano, quel Donald Trump, che proprio non li sta aspettando a braccia aperte. Ma tanto vale provarci, il ritorno è peggio di quello che c’è davanti.

 

 

 

 

 

 

 

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    donald trumpmigrantihonduras





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