Esteri
Elezioni Costa d Avorio, Ouattara vuole il tris. Opposizione boicotta le urne
L'opposizione denuncia la candidatura di Ouattara, che lo scorso marzo aveva rinunciato a partecipare al voto, salvo poi cambiare idea ad agosto
Si sono svolte in un clima di forte tensione le elezioni presidenziali in Costa d'Avorio. Il presidente uscente Alassane Ouattara e' in lizza per un terzo mandato e l'opposizione, che invitava al boicottaggio e alla "disubbidienza civile", ha denunciato una decina di morti. Le votazioni sono state infatti punteggiate da incidenti in diverse zone del Paese: la distruzione di materiale elettorale, lunghi ritardi nell'apertura delle scuole e blocchi e picchetti per impedire l'accesso e il voto in alcuni centri. E adesso il timore e' che il Paese dell'Africa occidentale sprofondi in una nuova crisi elettorale o post-elettorale, dopo quella che nel 2010-2011 ha causato 3 mila morti. Il presidente della Commissione elettorale indipendente (Cei), Coulibaly Kuibiert Ibrahime, ha ammesso che sono stati registrati alcuni episodi isolati, ma ha sottolineato che l'impatto sul processo e' stato "minimo".
"Chiedo a tutti i miei concittadini, con pace e patriottismo, di andare a votare", ha detto Ouattara, dopo aver votato ad Abidjan intorno a mezzogiorno. Il presidente ivoriano ha anche assicurato che, fatta eccezione per alcuni incidenti in "luoghi isolati", la giornata e' andata bene e ha chiesto soprattutto ai giovani "di non farsi manipolare". Sul fronte opposto c'e' chi ha parlato di "fallimento" delle elezioni. "Non ci preoccupiamo di cio' che accade: gli ivoriani hanno disprezzato (le elezioni), si sono rifiutati di associarsi a questa mascherata elettorale", ha attaccato Pascal Affi N'Guessan, candidato del Fronte popolare della Costa d'Avorio in un incontro con la stampa tenutosi nel pomeriggio presso la sua residenza di Abidjan. "Questo 'colpo di stato elettorale' e' stato un fallimento. Il popolo ivoriano e' riuscito a trasformare queste elezioni in un fallimento". L'opposizione denuncia la candidatura di Ouattara, eletto nel 2010, rieletto nel 2015 e che lo scorso marzo aveva rinunciato a partecipare al voto, salvo poi cambiare parere ad agosto, dopo la morte improvvisa del suo delfino, il primo ministro Amadou Gon Goulibaly. La legge ivoriana stabilisce un massimo di due mandati, ma il Consiglio costituzionale ha stabilito che la nuova Costituzione del 2016 azzera di fatto i due primi mandati di Ouattara. La decisione ha scatenato l'ira dell'opposizione e lo scorso agosto, sulla scia di questi sviluppi politico-giudiziari, una quindicina di persone sono morte in violenti scontri. La tensione elettorale riporta ala memoria gli spiacevoli echi della crisi che questo Paese dell'Africa occidentale - il piu' grande produttore di cacao del mondo - ha vissuto dopo le elezioni del 2010. Anche allora la crisi scoppio' quando al potere sali' Ouattara, dopo il secondo turno di quelle elezioni.