Esteri

Etiopia-Tigray, verso una pace duratura

di Marilena Dolce

Josep Borrell: la pace nella regione è “uno dei rari frammenti di buone notizie nel mondo”

È di questi giorni l’incontro ad Addis Abeba tra un’alta delegazione di militari eritrei, guidata da Abraha Kassa, capo dell’intelligence e vertici militari dell’esercito federale, su invito del governo etiopico, come atto di riconoscenza per il sostegno ricevuto durante il conflitto.

Nel suo discorso ufficiale, Abraha Kassa (EDF, Eritrean Defense Forces) ha detto che nel 2020 l’intervento militare si è reso necessario per contrastare l’offensiva del Tplf contro il governo federale etiopico.

A sua volta, il Capo di Stato Maggiore delle forze armate etiopiche, (ENDF) Marshal Birhanu Jula, ha dichiarato che l’aiuto offerto dal popolo eritreo e dal suo esercito non potrà mai essere dimenticato e che rimarrà negli annali della storia etiopica.

Parole che segnano un’importante presa di distanza dalle correnti che, minando i rapporti tra Eritrea ed Etiopia, vorrebbero un Corno d’Africa diviso e instabile.

Gli incontri di Addis Abeba tra vertici militari eritrei ed etiopici, largamente diffusi dalla stampa locale, sono stati visti, infatti, come un positivo consolidamento tra i due Paesi, una condizione che rafforza la pace di Asmara del 2018 e l’accordo di Pretoria del 2022.