Esteri

Etiopia-Tigray, verso una pace duratura

di Marilena Dolce

Josep Borrell: la pace nella regione è “uno dei rari frammenti di buone notizie nel mondo”

Durante gli incontri governativi Blinken ha fatto due annunci importanti, lo stanziamento di 331 milioni di dollari per aiuti umanitari gestiti da Usaid e il reintegro dell’Etiopia nel programma Agoa (African Growth and Opportunity Act) perché possa di nuovo accedere al mercato Usa senza pagare dazi.

Al momento della partenza da Addis Abeba Blinken si è detto fiducioso sul buon esito del processo in corso definendo i colloqui avuti con le parti, “fruttuosi” ma ricordando che l’America si aspetta che il governo etiopico proceda contro i responsabili dei crimini di guerra compiuti contro i civili.

Sul conflitto nel Tigray si è espresso anche, lo scorso febbraio, il Presidente eritreo Isaias Afwerki che, in una lunga intervista rilasciata ai media locali, ripercorrendone le cause storiche e politiche, ha spiegato i motivi per cui l’esercito eritreo è intervenuto a fianco del governo di Addis Abeba.

“Nonostante l’aiuto militare e strategico di Washington”, dice il Presidente “il TSF (Tigray Special Forces) è stato subito militarmente in difficoltà. Non sono bastati per vincere l’alto numero di soldati arruolati più o meno volontariamente né l’invio, per vie traverse, di armi e munizioni”. Infatti l’appoggio all’esercito federale garantito dal governo eritreo e dagli altri alleati ha bloccano sul nascere le previsioni ottimistiche del Tplf che ne è uscito sconfitto. Questo è il motivo per cui lo scorso 2 novembre ha accettato l’accordo di Pretoria. “Un accordo”, dice il presidente Isaias positivo se implementato in tutte le sue parti”. “Dopo aver dichiarato una guerra inutile che ha causato la morte di centinaia di migliaia di persone” continua il Presidente, “chi ha scatenato il conflitto e causato questa tragedia dovrebbe essere giudicato. Noi abbiamo collaborato con l’esercito federale etiopico, agendo come un’unica squadra. Consideriamo ciò una premessa importante per la pace nella regione”.