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Francia, i Repubblicani si spaccano. Sarkozy: "Errore allearsi con Le Pen"

di Redazione Esteri

Le liste sono ufficiali, se la Sinistra è riuscita ad unirsi (nonostante le tante contraddizioni), la Destra si è divisa

Elezioni in Francia, il tutti contro tutti che può stravolgere la storia. Le proiezioni sui seggi

Le elezioni francesi si avvicinano, il 30 giugno è ormai dietro l'angolo e l'Europa attende l'esito del voto per stabilire i nuovi equilibri politici. Da ieri sera, con il deposito delle liste, è cominciata davvero la campagna elettorale in vista del primo turno. Se la sinistra è riuscita a unirsi nel Nuovo Fronte Popolare, tra molte contraddizioni, la destra - riporta La Repubblica - si è spaccata dopo la decisione del presidente Eric Ciotti di allearsi con il Rassemblement National di Marine Le Pen. Alla fine saranno una settantina le circoscrizioni in cui ci saranno candidati comuni. A schierarsi contro l’intesa con Le Pen, è Nicolas Sarkozy. L’ex presidente definisce "inopportuna" l’alleanza proposta da Ciotti, un errore strategico destinato - secondo lui - a trasformare lo storico partito in una "appendice" dei lepenisti. “Quando la destra repubblicana è così debole, significa farsi assorbire".

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Le prime proiezioni sui seggi, in base alle intenzioni di voto, - prosegue La Repubblica - continuano a dare una tendenza favorevole al Rn che potrebbe arrivare in testa al primo turno in quasi due terzi delle circoscrizioni, secondo un calcolo del Figaro. La maggioranza macronista si qualificherebbe solo in 41 circoscrizioni per il secondo turno (7 luglio) dove i ballottaggi sarebbero quindi in larga parte tra estrema destra e Fronte Popolare. Macron potrebbe pagare caro l'azzardo di indire nuove elezioni dopo la pesante sconfitta del suo partito alle Europee. E il ceo di Vivendi Vincent Bollorè esclude il presidente Macron dalla foto di copertina di Paris Match relativa ai protagonisti di queste elezioni, un chiaro segnale dell'alta tensione che c'è tra il capo dell'Eliseo e Bollorè, che ha tentato fino all'ultimo di riunire tutte le destre.