Esteri
Chi è Alice Weidel la leader gay di Afd sostenuta da Musk. Vuole la Dexit e la remigrazione
La 45enne che guida il secondo partito tedesco ha una compagna e due figli e le idee parecchio chiare
Germania, Alice Weidel e il suo programma: così l'Afd si prepara anche a governare
In Germania avanza nei consensi l'Afd, il partito di estrema destra guidato da Alice Weidel è dato al 20%, secondo solo alla Cdu di Friedrich Merz dato per grande favorito per le elezioni del 23 febbraio. Ma Afd può contare su una spinta non da poco, quella di Elon Musk, il braccio destro di Trump ha fatto un endorsement chiaro nei confronti dell'estrema destra tedesca: "Solo Afd può salvare la Germania", ha detto Musk. L'Afd vuole la "Dexit", ossia l’uscita della Germania dall’Unione europea, sulla falsariga della Brexit. E propone una "comunità economica e di interessi europea" — chiamata Europa delle patrie (Vaterland), dove - riporta Il Corriere della Sera - i Paesi coopererebbero in aree in cui esistono "reali interessi comuni". In ogni caso, l’AfD combatterà contro "l’illegittima perdita di democrazia e l’economia pianificata di Bruxelles".
Sull’ipotesi di una Dexit, da mesi i think tank economici tedeschi stanno sfornando studi: il Diw, il più autorevole tra loro, ha stimato che l’eventuale Dexit contrarrebbe il Pil tedesco di 5,6% in 5 anni, facendo perdere fino a 2,5 milioni di posti di lavoro. Nel programma dell'Afd c'è anche la remigrazione. Vuol dire espulsioni forzate di cittadini di origine straniera, anche con cittadinanza tedesca se non si integrano. "Se remigrazione si deve chiamare—ha detto Weidel sul palco — allora si chiamerà remigrazione".
Chi è Alice Weidel?
Weidel è gay e ha una compagna produttrice cinematografica srilankese, con la quale vive in Svizzera e cresce due figli. Quarantacinque anni, eletta all'unanimità candidata cancelliera di Alternative fuer Deutschland, Alice Weidel, leader omosessuale dell'ultradestra tedesca che spaventa l'Europa è innanzitutto la donna che non si è fatta mai impressionare dalla deriva dal partito populista nato come anti-Euro nell'era Merkel e finito sempre più a destra, con posizioni dichiaratamente estremiste. Gli esordi nelle fila dell'AfD Lei, economista, non lo ha mai mollato, mostrandosi evidentemente diversa da molti predecessori: i vari Joerg Meuthen, Frauke Petry, Bernd Lucke, tutti dirigenti del partito che hanno di volta in volta abbandonato, denunciando derive ritenute "inaccettabili".
Nata il 6 febbraio 1979 a Kempten, in Baviera, Weidel è diventata una delle figure più prominenti dell'AfD, partito noto per le sue posizioni di destra estrema e ultra-nazionaliste. Dal 2017 al timone, prima in duo con Alexander Gauland, poi con Tino Chrupalla, Weidel è conservatrice a partire dalla "divisa": sempre in giacca blu, camicia bianca, capelli biondi chiusi in un pratico chignon, trucco da lavoro e l'immancabile filo di perle. Look ripetitivo, ma sempre impeccabile. Dal 2018 è una delle co-leader del gruppo parlamentare dell'Afd, insieme a Alexander Gauland.