Esteri

Giappone, feste in hotel di lusso e distrazione di fondi: interrogato Abe

Gli eventi si riferiscono alle feste organizzate ogni anno tra il 2015 e il 2019 in hotel di lusso a cui sono state invitate centinaia di sostenitori di Abe

L'ex primo ministro giapponese Shinzo Abe è stato interrogato dall'ufficio del pubblico ministero di Tokyo nell'ambito delle indagini aperte in un caso di presunto uso illegale di fondi. Lo ha riferito il canale televisivo pubblico NHK. Il caso è collegato alle accuse secondo cui l'ufficio di Abe avrebbe finanziato parte dei costi di eventi privati con i sostenitori tra il 2015 e il 2019 in alberghi della capitale giapponese, in violazione delle regole elettorali del paese. Secondo la NHK, che non identifica le fonti delle sue informazioni, la procura di Tokyo sospetta che uno degli assistenti di Abe non abbia dichiarato correttamente le spese e le entrate associate a questi eventi privati. Gli stessi media hanno riferito che Abe è comparso davanti ai pubblici ministeri "volontariamente" per rispondere se era a conoscenza di questi fatti, e che ha negato di essere a conoscenza delle presunte violazioni delle suddette norme elettorali. Secondo la NHK, sulla base di questa dichiarazione, è difficile che l'ex primo ministro possa essere dichiarato competente a fini penali in questo caso.

Gli eventi si riferiscono alle feste organizzate ogni anno tra il 2015 e il 2019 in hotel di lusso a cui sono state invitate centinaia di sostenitori di Abe e i cui costi non sarebbero stati dichiarati interamente a norma di legge. Secondo quanto riportato dai media locali, l'ufficio di Abe ha pagato circa 8 milioni di yen ('63.200/76.500) in quote di partecipazione ai partecipanti, che hanno anche coperto parte dei costi delle feste.    

L'indagine, venuta alla luce alla fine di novembre, potrebbe finire in tribunale, poiché i pubblici ministeri avrebbero intenzione di presentare un'accusa formale contro uno degli assistenti dell'ex primo ministro, secondo quanto riferito dall'agenzia di stampa Kyodo. Abe si è dimesso da primo ministro per motivi di salute a settembre, dopo essere diventato il capo del governo giapponese che ha servito più a lungo. Il 16 settembre è stato sostituito dal suo ex capo dello staff e portavoce, Yoshihide Suga. La notizia dell'intenzione dell'ufficio del procuratore di Tokyo di interrogare Abe su questi eventi era trapelata all'inizio di questo mese, e Abe ha detto di non aver ricevuto una tale convocazione, sebbene fosse disposto a testimoniare "in buona fede".