Esteri

"Sotto il ghiaccio della Groenlandia un tesoro di materie prime. La posta in gioco per gli Usa è il corridoio militare Giuk Gap"

Ecco perché Washington vuole prendersi l'isola. Parla Luca Cinciripini, ricercatore dello IAI (Istituto Affari Internazionali). 

“La Groenlandia è un tesoro, fa gola tutto l'Artico. In ballo il corridoio militare Giuk Gap"

La stretta Usa intorno alla Groenlandia si fa sempre più intensa. Nel pomeriggio di venerdì 28 l'Air Force 2, l'aereo del governo statunitense su cui viaggiano il vicepresidente degli Stati Uniti J.D. Vance e la moglie Usha è atterrato alla base spaziale di Pituffik, a sancire che il progetto di annessione non si ferma.  Ma perché tanto interesse per i ghiacci da sfidare la nuova coalizione dei partiti locali che ora hanno assunto il controllo dell'isola? La domanda è stata posta a Luca Cinciripini, ricercatore dello IAI (Istituto Affari Internazionali). 

Dottore, l'Air Force One atterrato nella base spaziale di Pituffik, già base Nato, segna l'inizio della corsa all'Artico? Che cosa nasconde il ghiaccio?

“Tanto interesse per motivi molteplici, si va da gas e petrolio a materie prime come le terre rare, alla sicurezza della navigazione: è un punto dove tutte le grandi potenze sono vicine, Cina compresa. E poi c'è una motivazione di sicurezza militare: dalla Groenlandia si controlla il “corridoio Giuk Gap”, uno spazio che non esiste ma è considerato dalle mappe della Nato una strozzatura strategica. Chi controlla il corridoio controlla tutto l'Artico”.

Ricchezze e potere militare, dunque. C'è altro sotto e intorno al ghiaccio?

“C'è il ghiaccio che si scioglie e che apre nuove rotte e col Polo Nord, diciamo sempre più navigabile si accorcia il collegamento con l'Asia”.

Esiste uno studio che ha quantificato le materie prime?

“Ci sono studi e sicuramente c'è un tema di valutazioni che non sono mai state tutte compiute, anche perché sussiste un divieto di sfruttamento del sottosuolo e la volontà delle popolazioni locali che vorrebbero uno sviluppo sostenibile e anche altri attori”.

Dunque la Groenlandia nasconde un tesoro?

“Sì, e con la corsa ad accaparrarsi quelle risorse, è chiaro che la Groenlandia diventa cruciale. Anzi, tutto l'Artico è potenzialmente un'enorme risorsa da sfruttare”.

Il senso del viaggio del vicepresidente Vance?

“Una provocazione che rientra in una logica di mettere pressione e spargere tensioni”.

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