Esteri

Guerra commerciale tra Occidente e Cina. Con Biden tensione come con Trump

di Antonio Amorosi

La guerra economica tra Occidente e Cina nelle preoccupazioni del primo ministro Li Qiang, nel discorso iniziale della kermesse della "Davos estiva" a Tianjin

In una nota informativa la banca di Affari JP Morgan ha spiegato di recente che "secondo la Semiconductor Industry Association, circa il 75% della capacità produttiva globale di semiconduttori è concentrata in Cina e nell'Asia orientale, mentre il 100% della capacità produttiva avanzata di semiconduttori si trova a Taiwan (92%) e nella Corea del Sud (8%)". In pratica i semiconduttori più avanzati al mondo sono prodotti a Taiwan, Stato indipendente dalla Cina comunista, e costantemente minacciata di attacchi da Pechino. Qualsiasi interruzione si creasse a Taiwan, ventunesima economia al mondo, potrebbe mettere in ginocchio la catena di fornitura dei semiconduttori del mondo.

La Cina è sulla buona strada per raggiungere l'obiettivo del 5% per la crescita economica nel 2023 fissato da Pechino all'inizio di quest'anno ha spiegato il governo ma il problema resta.

In risposta alle accese critiche cinesi sembrano valere le parole pronunciato la scorsa settimana proprio a Pechino dal segretario di Stato USA Antony Blinken che ha insistito sul fatto che gli Stati Uniti non stavano cercando il "contenimento economico" della Cina. "Ma allo stesso tempo", ha detto Blinken, "non è nel nostro interesse fornire alla Cina tecnologia che potrebbe essere usata contro di noi".