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Kimberly Guilfoyle, la dem folgorata sulla via del Trumpismo: ora sarà ambasciatrice ad Atene

Da moglie del sindaco democratico (e fieramente anti-trumpiano) di San Francisco a fidanzata del figlio di The Donald: la storia molto americana di Kimberly Guilfoyle, cui il presidente Usa affida un incarico diplomatico strategico

di Andrea Muratore

Kimberly Guilfoyle, la dem folgorata sulla via del Trumpismo: ora sarà ambasciatrice ad Atene

Da First Lady di San Francisco al Partenone, dalle aule di tribunale a Fox News passando per Donald Trump jr: il cursus honorum di Kimberly Guilfoyle, 55 anni, ha conosciuto molti cambi di direzione. Una "storia americana" come molte dell'establishment vicino al presidente Donald Trump quella che porterà l'ex moglie dell'attuale governatore della California Gavin Newsom, già sindaco della città della Bay Area e simbolo dei democratici ostili al tycoon, a rappresentare Washington come ambasciatrice in Grecia.

Guilfoyle, dal lavoro in Procura con Kamala Harris alla campagna pro Biden

Nata da madre portoricana e padre irlandese, laureata all'Università Davis di San Francisco, dottorata nella medesima città in Legge e specializzata al Trinity College di Dublino, Guilfoyle incrociò la sua strada con la futura avversaria presidenziale di Trump, Kamala Harris, con cui lavorò in procura nella sua città natale tra il 2001 e il 2004.  Storicamente democratica, iniziò ad avvicinarsi al mondo conservatore a seguito del suo passaggio al giornalismo. Debuttando come volto di Court Tv, rete del mondo legale Usa, nel 2004, Guilfoyle si fece notare e nel 2006 passò alla Fox, dove è rimasta commentatrice e conduttrice fino al 2017.

Cercata da Trump per la posizione di capo ufficio stampa della Casa Bianca dopo la vittoria del 2016, si è poi avvicinata al figlio del presidente Donald Jr., che l'ha introdotta al Trump Victory Committee, con cui iniziò a lavorare nel 2018 preparando la corsa del tycoon alla rielezione. Nel 2020 ha gestito parte della raccolta fondi di The Donald, scendendo in campo pubblicamente alla convention del partito con un appassionato discorso. Nello stesso tempo è emersa la sua storia con il figlio primogenito, di 8 anni più giovane. La vicinanza di Guilfoyle al mondo trumpiano si consolidò il 6 gennaio 2021, giorno dell'assalto a Capitol Hill, prima del quale alla Save America March organizzata da Trump per ostacolare l'insediamento di Joe Biden dopo la sconfitta elettorale, l'ex procuratrice e giornalista aveva arringato la folla: "Abbiate il coraggio di fare la cosa giusta! Combattete!".

Trump sa ricordarsi chi sono avversari e fedelissimi. Indipendentemente dai rapporti familiari

Guilfoyle si è ripresentata ai nastri di partenza della corsa di The Donald nel 2024 parlando a Milwaukee al raduno dei repubblicani in maniera appassionata: nel suo discorso, ricorda il New York Times, ha fatto “affermazioni provocatorie mentre evocava visioni cupe dell'America, dichiarando che il Paese era sotto assedio da parte degli immigrati e ostacolato dalla cancel culture e dai sindacati corrotti". Ora avrà in premio una legazione diplomatica, mentre in America si discute della tenuta del suo rapporto sentimentale con Trump jr. Ma il trumpismo è una grande famiglia avente un solo patriarca, il primo e originale Donald. Il quale ricorda molto bene gli avversari e i fedelissimi. E non c’è tenuta del legame col figlio che tenga: Guilfoyle è da premiare per la sua lealtà. Primo valore che conta per il presidente eletto. Il fatto che questo comporti affidarle un’ambasciata in un Paese della Nato strategico in questa fase di tensioni nel Mediterraneo e in Medio Oriente appare secondario.