Esteri

Il kamikaze di Manchester (23 morti, 250 feriti) era uno sfollato dalla Libia

Marco Zonetti

Lo rivela il Daily Mail: Salman Abedi, l'attentatore di Manchester, era stato salvato e trasportato via dalla Libia tre anni prima della strage

L'autore dell'attentato suicida di Manchester (23 morti, fra cui 7 bambini, e 250 feriti) era stato sfollato dalla Libia tre anni prima della strage, ha rivelato oggi il quotidiano Daily Mail, citando una fonte governativa. 

Salman Abedi, cittadino del Regno Unito di origine libica, faceva parte dei 110 britannici che, assieme alle loro famiglie, erano stati evacuati dalla Libia, imbarcati sul HMS Enterprise (incrociatore della Royal Navy) e trasportati a Malta nell'agosto 2014. Tre anni più tardi, a ventidue anni di età, si faceva invece esplodere all'uscita di un concerto della cantante pop americana Ariana Grande a Manchester (nordovest dell'Inghilterra), uccidendo una ventina di persone e ferendone 250.

"Il fatto che quest'uomo abbia commesso una tale atrocità sul suolo britannico dopo essere stato salvato dalla Libia è un puro e semplice tradimento", dichiara una fonte citata dal giornale.    

Suo fratello Hashem Abedi, attualmente detenuto in Libia nell'ambito dell'inchiesta sull'attentato, era stato anch'egli sfollato. Abedi si era recato in Libia con il padre nel 2011 per battersi nelle file di una milizia di Tripoli in guerra contro il regime di Gheddafi.

Un portavoce del governo britannico ascoltato dall'agenzia France-Press ha sottolineato che "nel 2014, per via del deterioramento delle condizioni di sicurezza in Libia, era stato dispiegato un certo numero di forze di confine per evacuare alcuni cittadini britannici assieme alle loro famiglie". Abedi era nato a Manchester nel 1994, da genitori che avevano ottenuto l'asilo politico dopo essere fuggiti dal regime di Gheddafi, e si trovava nuovamente in Libia qualche giorno prima di commettere l'attentato.