Esteri

Libia, Di Maio incontra al Sarraj: sul tavolo il nuovo memorandum sui migranti

Al Sarraj consgnerà a Di Maio le proposte di modifica al memorandum che regolano l'immigrazione e la cooperazione fra Roma e Tripoli

Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha incontrato a Tripoli gli esponenti del governo di accordo nazionale (Gna), in particolare il premier Fayez al-Serraj, il ministro degli Esteri, Mohamed Siala ed il ministro dell'Interno, Fathi Bashaga. L'ultima missione di Di Maio in Libia risaliva al febbraio scorso, prima del lockdown legato alla pandemia di Covid-19. Il 12 febbraio il ministro si era recato a Tripoli per incontrare Serraj, mentre il giorno successivo aveva avuto un colloquio con il generale Khalifa Haftar nell'est del Paese nordafricano. Ma  da allora la situazione si è ribaltata per via del sostegno militare della Turchia di Erdogan che ha messo praticamente fuori gioco l’uomo forte della Cirenaica.

In questa determinata occasione, Fayez al-Serraj consegnerà probabilmente al titolare della Farnesina una proposta alle modifiche al Memorandum d'intesa fra Italia e Libia sulla cooperazione nel campo dello sviluppo, del contrasto all'immigrazione illegale, al traffico di esseri umani, al contrabbando e sul rafforzamento della sicurezza delle frontiere. "La parte libica ha preparato un final draft che verraàconsegnato al ministro Di Maio", ha dichiarato oggi ad Agenzia Nova l'ambasciatore della Libia a Roma, Omar Tarhuni. Durante il pranzo di lavoro con l'omologo libico Mohamed Taher Siala, ha aggiunto Tarhuni, Di Maio potrebbe inoltre vedere il presidente della National Oil Corporation (Noc, la compagnia petrolifera libica), Mustafa Sanallah. 

Il programma del capo della diplomazia italiana prevede anche una tappa a Misurata, "citta'-Stato" situata 180 chilometri a est di Tripoli, dove e' presente l'ospedale da campo con 300 militari italiani inquadrati nella Missione bilaterale di assistenza e supporto in Libia (Miasit). Parlando ieri a Porta a Porta, Di Maio ha lasciato intendere che si sarebbe recato a breve nel paese nordafricano. "Quando ho iniziato a lavorare sulla Libia gli obiettivi erano e sono ancora tre: garantire i nostri interessi geostrategici; assicurare l'unita' della Libia; e fare in modo che si arrivi alla cessazione Di questo conflitto”.