Esteri
Mariupol, assedio all’acciaieria Azovstal e ultimatum: "120 civili usciti"
Secondo quanto riferito da Mosca, 120 civili sarebbero usciti dall'acciaieria dopo l'ultimatum
Guerra Russia-Ucraina, assedio russo all'acciaieria Azovstal
Il Ministero della Difesa russo aveva fissato un ultimatum alle 13, ora italiana, che esortava i militari ucraini asserragliati nell'acciaieria Azovstal di Mariupol ad arrendersi entro mezzogiorno. "Basta a questa resistenza insensata", "deponete le armi", è l'appello lanciato dai russi secondo quanto riportato dall'Afp. Secondo l’agenzia Interfax, le truppe russe hanno aperto un corridoio umanitario per le forze ucraine che si arrendono a Mariupol.
Lo ha annunciato il colonnello generale Mikhail Mizintsev, capo del Centro nazionale per il controllo difesa della Federazione russa. "Data la situazione catastrofica che si è sviluppata presso lo stabilimento metallurgico Azovstal nella città di Mariupol, e guidati anche da principi puramente umani, dalle 14:00 ora di Mosca le forze armate russe hanno aperto un corridoio umanitario per il ritiro dei militari ucraini e dei militanti delle formazioni nazionaliste che deporranno volontariamente le armi".
Secondo quanto riferito da Mosca, 120 civili nascosti nell'acciaieria Azovstal di Mariupol sotto assedio sarebbero usciti dopo l'ultimatum lanciato dall'esercito russo. Lo riferisce Interfax che cita come fonte il primo canale della tv di Stato russa.
Intanto, su Twitter il parlamentare ucraino Sergiy Taruta ha sostenuto che i russi avrebbero lanciato una potete bomba sull’ospedale vicino all’impianto dell’acciaieria Azovstal, a Mariupol: "Secondo le mie informazioni, ci sono circa 300 persone sotto le macerie, compresi bambini". La notizia è stata rilanciata anche dall'agenzia di stampa ucraina Unian ma per il momento non trova altre conferme. Nell'ospedale, secondo Taruta, erano rifugiati i civili "perché non ci sono altri posti dove nascondersi in una città distrutta".
Anche il comandante del reggimento nazionalista Azov Denys Prokopenko ha affermato in un videomessaggio che i russi hanno sganciato bombe anti-bunker sull'acciaieria Azovstal pur sapendo che diversi civili si trovano ancora nei tunnel del grande impianto. La settimana scorsa il consigliere del sindaco di Mariupol, Petro Andriushchenko, aveva affermato che i russi erano pronti a bombardare la Azovstal con bombe ad alto potenziale esplosivo come le FAB-3000.
Le intercettazioni di Kiev: “Mosca ordina di radere al suolo l’acciaieria Azovstal”
Intanto, il servizio di sicurezza ucraino ha diffuso l'intercettazione di una telefonata in cui un militare russo parla di un ordine della leadership di radere al suolo le acciaierie Azovstal a Mariupol. Lo riferisce l'agenzia ucraina Ukrinform. "Nonostante il numero superiore, gli occupanti russi non possono impadronirsi della Mariupol ucraina. Pertanto - scrive il servizio di sicurezza su Telegram - vogliono radere al suolo l'acciaieria Azovstal, dove i nostri combattenti tengono la difesa. Gli occupanti trascurano il fatto che anche dei civili si nascondono nell'impianto. I russi stanno preparando 'sorprese' da tre tonnellate dal cielo".
"Un tenente colonnello è venuto e ha detto: “Lo sperimenterai tu stesso, dammi retta. Immagina solo questa onda d'urto", ha detto il militare intercettato in una telefonata alla moglie, riferiscono i servizi di sicurezza ucraini. E a una domanda sul destino della popolazione civile, risponde: "Se ne sono andati tutti. Tutti quelli che volevano andarsene se ne sono andati. Sono rimasti solo i patrioti e quelli che si credono molto intelligenti". Secondo il Servizio di sicurezza ucraino, "questa è un'altra conferma che il vero obiettivo dei 'liberatori' in Ucraina è spazzare via il nostro Stato dalla faccia della terra. Da ieri le truppe russe hanno iniziato un pesante bombardamento aereo sull' acciaieria Azovstal a Mariupol.