Esteri

Migranti Afghanistan, asse Austria-Ungheria: "Non accoglieremo più nessuno"

Il presidente austriaco Kurz: "Non vogliamo ripetere gli errori fatti nel 2015". Dalla loro parte anche Slovenia, Croazia e Grecia

Migranti Afghanistan, asse Austria-Ungheria: "Non accoglieremo"

La conquista dell'Afghanistan da parte dei talebani ha creato subbuglio in tutto il mondo. Non solo negli Usa che si sono ritirati dalla missione generando tutto l'effetto domino con l'abbandono degli altri Paesi della Nato, ma ora la preoccupazione riguarda anche tutta l'Europa. Il tavolo del G7 convocato d'urgenza dalla Gran Bretagna per discutere sul da farsi con i talebani - si legge sul Giornale - riguarderà anche un altro tema caldo: la questione migranti. E' prevedibile una fuga di massa dal territorio afghano, ma c'è già chi chiude i propri confini. Si tratta di Austria e Ungheria.

Il cancelliere austriaco Sebastian Kurz - prosegue il Giornale - ieri ha ribadito con forza che il Paese non ospiterà altri afghani oltre ai 44mila già accolti, comunità più numerosa in rapporto agli abitanti dopo Iran, Pakistan e Svezia: «Non dobbiamo ripetere gli errori del 2015. La gente che esce dal Paese deve essere aiutata dagli Stati vicini. L’Ue deve proteggere le frontiere esterne. Abbiamo ancora grossi problemi con l’integrazione e siamo quindi contrari all’aggiunta» di altri profughi.

Si è fatto sentire anche il presidente dell’Ungheria Viktor Orban: «Ci proteggeremo dalla crisi dei migranti». Porte chiuse dalla Slovenia, che ha anche la presidenza di turno dell’Ue: «Non spetta a noi pagare per tutti quelli che fuggono nel mondo». Gli ha risposto ieri il commissario agli Affari economici Paolo Gentiloni: «Non ha poteri decisionali di alcun tipo. E per accogliere i profughi in fuga non serve l'unanimità dell'Ue, si può decidere a maggioranza».