Mosul, battaglia finale contro Isis. Attacco suicida. Il video choc
Mosul, attacco suicida contro forze coalizione: le immagini della Cnn
La battaglia di Mosul e' cominciata. L'offensiva finale per la riconquista della citta' irachena dall'Isis potrebbe durare a lungo ma, secondo le fonti della coalizione a guida americana, sta gia' ottenendo successi sul terreno. Un primo bilancio sara' fatto il prossimo 25 ottobre a Parigi, dove si vedranno i ministri della Difesa dei 13 paesi appartenenti al blocco che sfida lo Stato islamico in Siria e in Iraq, e tra loro l'italiana Roberta Pinotti. E' in vista, dunque, una nuova emergenza umanitaria, sia perche' i civili saranno costretti a fuggire dalle bombe sia perche', come accaduto altrove, i miliziani jihadisti tenteranno di usarli come scudi umani.
L'OFFENSIVA ANNUNCIATA DAL PREMIER ABADI "L'ora della vittoria e' arrivata e le operazioni per liberare Mosul sono cominciate", ha esordito il premier iracheno Haider al Abadi, mentre una colonna di veicoli blindati si metteva in marcia verso la citta', da una posizione distante 45 chilometri dalla citta'. Sfondata la prima linea difensiva posta al di fuori del perimetro urbano, l'esercito iracheno ha proseguito dalla zona di Baashiqa, servendosi della copertura data dai caccia, che dall'alto hanno colpito sia il centro di Mosul sia la base di al Qiyara e la zona di Sahel Ninive. Stando a fonti vicine al governo autonomo del Kurdistan, dopo aver liberato una decina di villaggi nel distretto di Hamdanyia i peshmerga sono attestati alle porte di Qaraqosh e Bartella, due localita' a maggioranza cristiana situate a pochi chilometri dal capoluogo, nelle mani dell'Isis dall'agosto 2014.
In citta', ha detto Abadi temendo lo scatenarsi di appetiti tra e fazioni una volta compiuta la riconquista, entreranno solo l'esercito e la polizia irachene. Nel corso dei combattimenti almeno otto combattenti curdi sono rimasti uccisi. La diga, alla quale lavorano tecnici italiani della Trevi, non e' coinvolta nella battaglia. All'offensiva partecipa la meta' dei 3.000 combattenti iracheni addestrati dalle forze turche nel campo di Bashiqa. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, nonostante gli attriti con Abadi per la presenza di truppe di Ankara, ha affermato che e' "impensabile che la Turchia resti fuori dall'offensiva", che, ha avvertito il generale Stephen Townsend, comandante della coalizione internazionale a guida USA "potrebbe durare settimane, o forse piu'". L'operazione, ha commentato il segretario alla Difesa Usa Ashton Carter, e' un "momento decisivo" per sconfiggere l'Isis, mentre per il capo della Farnesina, Paolo Gentiloni, la liberazione di Mosul "avra' un impatto simbolico, psicologico e politico straordinario, sara' un punto di svolta e ridurra' certamente l'appeal dello Stato islamico anche nei confronti dei foreign fighters, dei lupi solitari e degli altri estremisti radicalizzati in giro per l'Europa e il mondo".
"I nostri aerei hanno partecipato ai raid della coalizione guidata dagli Usa e siamo comunque pronti a intervenire ancora, e fare tutto cio' che riterremo necessario, senza dover chiedere il permesso a nessuno", ha aggiunto, ribadendo lo scarso gradimento della Turchia per l'esclusione dalle operazioni di terra. Il primo ministro turco ha poi ribadito che l'esercito di Ankara rispondera' "senza esitazione" a ogni potenziale minaccia derivante da eventuali sviluppi negativi delle operazioni in corso a Mosul.