Esteri
Guerra in Medio Oriente, Netanyahu silura il ministro della Difesa Gallant. Hamas, no proposta di cessate il fuoco
"Mancanza di fiducia reciproca"
Guerra in Medio Oriente, Netanyahu licenzia il ministro della Difesa Gallant. Hamas, no proposta di cessate fuoco
Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha nominato l'ex ministro degli Esteri Israel Katz nuovo ministro della Difesa al posto di Yoav Gallant. Il primo ministro ha annunciato il licenziamento del ministro della Difesa Yoav Gallant, suo rivale di lunga data all'interno del partito Likud e nonostante Israele sia in guerra, adducendo come motivo la mancanza di fiducia reciproca. Sarà sostituito dal ministro degli Esteri Israel Katz e il ministro senza portafoglio Gideon Sa'ar sostituirà Katz come ministro degli Esteri. "Purtroppo, anche se nei primi mesi della guerra c'era fiducia e c'era un lavoro molto fruttuoso, negli ultimi mesi questa fiducia si è incrinata tra me e il ministro della Difesa", ha affermato Netanyahu.
Idf ha spazzato via 37 cittadine a sud Libano da ottobre
L'agenzia di stampa ufficiale del governo libanese ha riferito che l'esercito israeliano ha distrutto decine di migliaia di case e 37 cittadine nel Libano meridionale da quando è iniziata l'offensiva di terra dell'Idf all'inizio di ottobre. "Come parte della campagna in particolare nel Libano del sud, l'Idf sta piazzando mine e demolendo interi quartieri di città e villaggi", afferma l'agenzia di stampa. La scorsa settimana il Nyt ha riferito che riprese satellitari e video del Libano meridionale mostrano una distruzione diffusa in 6 villaggi lungo il confine con Israele, con oltre un migliaio di edifici danneggiati o distrutti.
Da Hamas no alla proposta di cessate il fuoco
Hamas ha respinto una proposta per un cessate il fuoco a breve termine e un accordo di rilascio degli ostaggi. Lo afferma il Dipartimento di Stato Usa. La rivelazione è contenuta in un comunicato diffuso dagli Stati Uniti, in occasione della telefonata tenuta domenica dal Segretario di Stato Antony Blinken con il Ministro degli Esteri egiziano Badr Abdelatty.