Esteri
Pfizer e Moderna, a breve i vaccini per i giovanissimi, anche sotto i 12 anni
Ma servirà una vaccinazione annuale come per l’influenza
Mentre l’India sta vivendo il massimo picco di pandemia da Coronavirus gli Stati Uniti stanno realizzando una campagna di vaccinazione ad un livello senza precedenti. La Food and Drug Administration (FDA) sta persino studiando la possibilità di autorizzare l'uso del vaccino contro il Coronavirus della farmaceutica Pfizer e BioNTech addirittura per bambini e giovani a partire dai 12 anni.
L’ok all’utilizzo sui giovanissimi americani dovrebbe arrivare per la prossima settimana.
La FDA aveva già autorizzato il vaccino Pfizer per il giovani over 16. L’agenzia prevede di approvare l'uso del vaccino della Pfizer anche per i bambini sotto i 12 anni di età entro l'autunno.
Gli Stati Uniti sono il Paese al mondo con il maggior numero di persone infette, con oltre 32 milioni di casi registrati ma anche quello con la vaccinazione più avanzata. Circa il 50% della popolazione ha già ricevuto almeno una prima dose e circa 100 milioni di persone, un terzo della popolazione, hanno completato la vaccinazione.
Il governo degli Stati Uniti ha ordinato l'acquisto di almeno 300 milioni di dosi di iBioNTech-Pfizer entro la fine di luglio per vaccinare altre 150 milioni di persone. Tuttavia, un americano su cinque, afferma che non si vaccinerà.
Il mese scorso Pfizer ha chiesto alle autorità statunitensi di autorizzare l'uso di emergenza del suo vaccino per adolescenti di età compresa tra 12 e 15 anni dopo aver condotto uno studio con 2.260 individui che ha mostrato un'efficacia del 100% .
Pfizer, al momento, è l'unica azienda che ha chiesto di abbassare il limite di età per i vaccinati.
Entro la metà di quest'anno, anche Moderna dovrebbe presentare i suoi risultati sui giovanissimi.
L’approvazione di Pfizer per i bambini dai 12 ai 15 anni aggiungerà milioni di persone alla popolazione vaccinata negli Stati Uniti, circa il 20% della nazione. Solo con questa fascia immunizzata il paese raggiungerà l’immunità di gregge.
La scorsa settimana, Ugur Sahin, co-fondatore di BioNTech ha annunciato che sarà necessaria una terza dose a nove mesi o al massimo un anno dopo la seconda, per rinforzare la protezione contro il Coronavirus. Secondo lo scienziato l'immunità sembra diminuire nel corso dei mesi e che sarà necessario riattivarla con una terza dose, e probabilmente con dosi successive ogni anno o anno e mezzo. Praticamente come accade per l’influenza stagionale.