Siria, l'Isis rapisce 300 operai a Damasco
Più di 300 siriani, operai di una cementeria, scomparsi dopo un attacco Isis
Piu' di 300 siriani, operai di una cementeria, sono scomparsi dopo un attacco dell'Isis a Dmeir, a 40 chilometri nord-est di Damasco. La voce che era stata diffusa dai residenti della zona e' stata confermata dall'agenzia ufficiale siriana Sana. Inizialmente sembrava che le persone scomparse fossero 250.
"Dei gruppi terroristici legati a Daesh (acronimo arabo di Isis) hanno rapito piu' di 300 lavoratori e dirigenti della cementeria Al-Badia, nella provincia di Damasco. La societa' ha informato il ministero dell'Industria che non e' attualmente in grado di mettersi in contatto con le persone rapite", precisa l'agenzia.
La citta' e' controllata dall'Isis nella parte orientale e dai ribelli moderati in quella occidentale, ma l'aeroporto militare e una centrale elettrica sono ancora nelle mani delle truppe governative. Secondo l'Osservatorio nazionale per i diritti umani gli scontri dentro e fuori Dmeir sono stati molto pesanti, ma i jihadisti non sono riusciti a guadagnare posizioni. In particolare aspri combattimenti si sono registrati proprio nei pressi dell'aeroporto e della centrale elettrica. Negli scontri sono morti 20 soldati del regime e 35 miliziani jihadisti. Testimoni hanno raccontato di scambi di colpi di artiglieria. La citta' e' senza luce ne' acqua e molti abitanti della zona orientale stanno scappando verso le aree occidentali.