Esteri
Taiwan: ‘La Cina fa pressioni per trasformarci nella prossima Hong Kong’
La situazione di Taiwan sta diventando sempre più difficile perché la Cina sta premendo sull'isola per farle accettare condizioni che la trasformino nella prossima Hong Kong. È la denuncia del ministro degli Esteri dell'isola, Joseph Wu, che oggi ha incontrato il segretario alla Sanità degli Stati Uniti Alex Azar, in visita a Taiwan da domenica scorsa.
"La nostra vita sta diventando sempre più difficile dal momento che la Cina continua a esercitare pressioni su Taiwan per accettare le sue condizioni politiche, condizioni che trasformeranno Taiwan nella prossima Hong Kong", ha scandito Wu, in riferimento al deterioramento delle libertà e delle autonomie dell'ex colonia britannica dopo l'imposizione da parte di Pechino di una legge sulla sicurezza nazionale nella città.
Il riferimento a Hong Kong riguarda soprattutto il modello 'un Paese, due sistemi', con cui Pechino regola il proprio rapporto con la città, e che da più parti è visto come ormai ampiamente eroso dopo l'entrata in vigore della nuova legge. Pechino vuole utilizzare lo stesso modello anche con Taiwan, che si autogoverna e respinge l'ipotesi, dopo la "riunificazione" che Taipei considera una "unificazione" alla Cina.
"Sappiamo che questo non riguarda solo lo status di Taiwan, ma il sostegno della democrazia di fronte all'aggressione autoritaria", ha proseguito Wu. "Taiwan deve vincere queste battaglie perché prevalga la democrazia". Gli Stati Uniti hanno ufficialmente rotto i legami diplomatici con Taipei nel 1979 per riconoscere Pechino, ma rimangono i maggiori fornitori di armi all'isola e durante la presidenza di Donald Trump hanno rafforzato la partnership con l'isola parallelamente al deterioramento dei rapporti con la Cina.