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Trump presidente, primi effetti. La figlia trans di Musk: "Lascio gli Usa, il mio futuro non lo vedo più qui"

di Redazione Esteri

Vivian Jenna Wilson: "Il problema non è solo lui, ma anche le persone che lo hanno votato". E il padre insulta Scholz: "Uno stupido"

La figlia trans di Musk annuncia: "Trump presidente? Per me è arrivato il momento di lasciare gli Usa"

L'effetto Trump è già evidente a due giorni dalle elezioni del nuovo presidente degli Stati Uniti. Arriva il primo annuncio ufficiale: "Lascio gli Usa", questo lo sfogo di uno dei sei figli di Elon Musk, paradossalmente uno degli uomini più vicini al tycoon. Ma Vivian Jenna Wilson, la 20enne transgender, vuole tagliare i ponti con gli Stati Uniti dopo la rielezione di Donald Trump alla Casa Bianca di cui suo padre è stato un generoso sostenitore. "Ci pensavo da un po", ma ieri - dice Vivian e lo riporta Il Corriere della Sera - me ne sono accorta. Non vedo il mio futuro negli Stati Uniti. Anche se restasse in carica solo per 4 anni, anche se le normative contro le persone transgender non dovessero magicamente essere approvate, le persone che hanno votato volontariamente non se ne andranno da nessuna parte tanto presto".

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Vivian Jenna Wilson, che è una dei sei figli che Musk ha avuto dalla sua prima moglie, Justine Wilson, in precedenza aveva accusato il padre di essere un "genitore assente" che non accettava la sua transizione. In un’intervista a luglio, Musk ha affermato che Wilson è stata "uccisa dal virus della mente woke". Proprio Elon Musk, prossimo ministro del governo Trump, guarda anche al resto del pianeta e inizia ad attaccare in Europa in favore dell’ultradestra. L’attacco al cancelliere tedesco Olaf Scholz di ieri, fuori da ogni galateo diplomatico "è uno stupido" fa capire che sta per cambiare tutto. L’imprenditore avrà un ruolo con Trump e il suo fondo finanzierà i candidati alle midterm del 2026.

Ma se Musk accettasse un ruolo da ministro - riporta La Repubblica - dovrebbe affrontare un conflitto di interesse serio e Tesla, malgrado il boom del +14% a Wall Street seguito alla sconfitta di Harris, quindi l’accordo fra Trump e Musk potrebbe avviarsi come semi ufficiale, in cambio, ipotizza qualcuno vicino al tycoon, di dazi contro le auto elettriche di Pechino.