Trump a rischio impeachment: Cohen confessa, condannato Manafort
Doppio colpo giudiziario per Trump, ora c'è l'ipotesi impeachment
Doppio pesantissimo colpo ai danni di Donald Trump. Due brutte notizie per il presidente Usa da due diverse aule di tribunale. A New York Michael Cohen, l'ex avvocato del tycoon, si dichiara colpevole di otto capi d'accusa. Fra questi il pagamento durante la campagna elettorale per comprare il silenzio di due donne, affermando di aver agito "in coordinamento e sotto la direzione di un candidato ad un incarico federale". In Virginia, Paul Manafort, ex manager della campagna elettorale di Trump, viene giudicato colpevole per otto capi di imputazione, di cui cinque per frode fiscale. Una svolta giudiziaria in due inchieste diverse ed entrambe cruciali, che potrebbero cambiare le sorti della presidenza Usa. Perche' entrambi i casi -in mano alle autorita' federali- potrebbero confluire nell'inchiesta sul Russiagate guidata dal procuratore speciale Robert Mueller che Trump taccia di essere una "caccia alle streghe". Ma ora inizia a ventilare con forza l'ipotesi impeachment perché nel caso Cohen il presidente è coinvolto in maniera diretta.
Usa: Manafort ritenuto colpevole per almeno 8 capi d'accusa
L'ex manager della campagna elettorale di Donald Trump, Paul Manafort, e' stato giudicato colpevole per almeno 8 capi di accusa (su 18), compresa frode fiscale e finanziaria. Sui restanti 10 capi d'accusa la giuria non ha raggiunto un verdetto unanime. Il verdetto e' arrivato dopo oltre due settimane di processo durante il quale sono stati ascoltati 27 testimoni e presentati 388 documenti per dimostrare, oltre ogni ragionevole dubbio, come l'ex manager della campagna di Trump, abbia orchestrato trame per non pagare le tasse su introiti legati a consulenze per il governo ucraino e per frodare le banche in modo da ottenere finanziamenti. La condanna rappresenta una schiacciante vittoria per lo speciale procuratore Robert Mueller che indaga sul Russiagate, ovvero sulle presunte collusioni tra la campagna elettorale di Trump e il Cremlino e che nell'ambito della sua indagine ha scoperto i crimini di Manafort.
Trump: condanna Manafort nulla a che vedere con Russiagate
Paul Manafort "e' una brava persona" e la sua condanna "non ha nulla a che vedere con le collusioni" con Mosca, ovvero con l'indagine sul Russiagate. Cosi' il presidente Donald Trump commentano la condanna dell'ex manager della sua campagna elettorale, a margine di un comizio in West Virginia. "E' una cosa molto triste quello che gli e' accaduto", ha insistito il presidente, ribadendo che il Russiagate "e' una caccia alle streghe". Bocca cucita invece di Trump sul patteggiamento del suo ex legale, Michael Cohen, che lo ha tirato in ballo sul pagamento alla pornostar Stormy Daniels alla quale avrebbe versato 130.000 dollari "su indicazione di un candidato ad un incarico federale". L'attrice a luci rosse sostiene di aver avuto una relazione con Trump e ha ricevuto l'assegno di Cohen poche settimane prima delle elezioni del 2016 in cambio del suo silenzio.