Esteri
Trump, si allarga lo scandalo Russiagate. Incontri segreti del genero-advisor
Si allarga lo scandalo Russiagate negli Usa. Altri membri dello staff a colloquio coi russi. Coinvolto anche il genero-advisor Kushner
Trump: anche genero-advisor Kushner vide ambasciatore russo
Si allarga a macchia d'olio il ciclone Russiagate, cioe' le relazioni tra Donald Trump e Mosca. Oltre all'ex consigliere per la sicurezza nazionale, Michael Flynn, e al ministro della Giustizia, Jeff Sessions, anche Jared Kushner, advisor e genero del presidente, ha incontrato l'ambasciatore russo a Washington, Sergey Kislyak. Lo ha confermato la Casa Bianca, precisando che l'incontro si e' svolto nella Trump Tower di Manhattan, lo scorso dicembre, dunque dopo le elezioni, a differenza di quanto non sia avvenuto per Flynn, costretto alle dimissioni lo scorso 13 febbraio, e per Sessions, che ha annunciato l'intenzione di astenersi da ogni indagine sul Russiagate ma non di dimettersi come reclamano i democratici.
Altri due consiglieri di Trump a colloquio coi russi
La Casa Bianca ha confermato che all'incontro di Kushner con Kislyak ha partecipato anche Flynn. Secondo Usa Today, almeno altri due consiglieri della campagna di Trump parlarono con l'ambasciatore di Mosca a margine della convention repubblicana di Cleveland lo scorso luglio. Si tratta di J.D. Gordon, un altro advisor dell'allora candidato repubblicano, e Carter Page, membro del suo team per la sicurezza nazionale. Page, in un'intervista alla Msnbc ha confermato di aver incontrato il diplomatico. "Non lo nego", ha dichiarato.
Trump: vicepresidente Pence da governatore uso' mail privata
Il vice presidente degli Stati Uniti, Mike Pence, ha usato una email personale 'aol' per affari di stato mentre era governatore dell'Indiana. Lo riporta l'Indianapolis Star precisando che quell'account venne pure hackerato tanto che tutti i suoi contatti ricevettero un messaggio nel quale si diceva che Pence e la moglie erano stati aggrediti nelle Filippine e che avevano perso soldi, carte di credito e telefoni cellulari. "Pence rispose inviando una email a tutti coloro che avevano ricevuto quel falso messaggio scusandosi per l'inconveniente", scrive l'Indianapolis Star, segnalando che gli hacker hanno avuto accesso anche ai suoi messaggi inviati e ricevuti. Durante la campagna elettorale, Pence aveva accusato la democratica Hillary Clinton di essere "la candidata presidenziale piu' disonesta della storia" per aver usato un server di email privato mentre era segretario di Stato. L'Indianapolis Star riporta che Pence ha usato la sua email privata per parlare con i suoi consiglieri di questioni relative alla sicurezza della sua residenza da governatore, degli sforzi per impedire l'insediamento di rifugiati siriani ed ha perfino ricevuto un aggiornamento dell'Fbi, tramite un suo advisor, "sull'arresto di usa serie di uomini accusati di collegamenti con il terrorismo". La legge dell'Indiana non impedisce l'utilizzo di email private ai funzionari pubblici ma impone che tutte le comunicazioni di stato vengano registrate e rese pubbliche se richiesto. Pence ha replicato all'Idianapolis Star con una nota nella quale afferma che tutte le sue email governative sono state gestite ed archiviate "in linea con la legge" dell'Indiana