Esteri

Ue, Juncker: "A von der Leyen non servono i voti di Meloni. Estrema Dx fuori"

di Redazione Esteri

L'ex presidente della Commissione manda un messaggio a Ursula: "I 40 seggi di margine bastano per la sua rielezione"

Ue, Juncker: "Sono preoccupato per l'avanzata dell'estrema destra in Europa"

Le elezioni europee si sono concluse e il verdetto è chiaro, il Ppe, unito ai socialisti e i liberali, ha ancora la maggioranza. La strada per la rielezione di Ursula von der Leyen come Commissario Ue sembra spianata. Ma c'è l'incognita estrema destra, un dato che a livello europeo non può essere considerato marginale, vista l'avanzata soprattutto in Francia e in Germania. Von der Leyen per questo motivo potrebbe essere tentata da un accordo con i conservatori guidati dalla premier italiana Giorgia Meloni per rafforzarsi, ma l'ex Commissario Ue Jean-Claude Juncker le manda un messaggio piuttosto chiaro: "I 40 seggi di margine - dice Juncker a La Stampa - bastano per la sua rielezione. A Von der Leyen non serve Meloni, l’estrema destra va lasciata fuori".

Leggi anche: Europee: Ppe primo partito, poi S&D. Maggioranza assoluta grazie ai liberali

"Sono rassicurato - prosegue Juncker a La Stampa - dal fatto che al Parlamento europeo c’è ancora una maggioranza europeista con forze centriste, ma resto preoccupato e angosciato per la progressione dell’estrema destra. Si tratta di un fenomeno ormai consolidato, ma che rappresenta un pericolo per l’Unione europea in quanto mette a rischio lo spirito di solidarietà che dovrebbe caratterizzare l’azione dell'Ue. Il Ppe ha vinto le elezioni e potrà formare una maggioranza con liberali e socialisti. Se von der Leyen avrà l’intelligenza di trovare un accordo politico di contenuto, magari includendo i Verdi, non ho dubbi sul fatto che sarà riconfermata".