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Usa 2024, la moglie di Biden sulla cover di Vogue: "Joe non si ritira"

di Redazione

Jill Biden ha chiarito la posizione e la determinazione dell'attuale presidente degli Stati Uniti a non ritirarsi dalla corsa elettorale

Usa 2024, Vogue corre in soccorso di Biden: la moglie dell'attuale presidente americano ribadisce l'impegno politico del marito 

In un momento cruciale per la campagna elettorale americana, le speculazioni e le preoccupazioni legate alla continuità della candidatura di Joe Biden alla Casa Bianca hanno trovato nuova linfa dopo il dibattito di Atlanta. A dissipare le nubi di dubbio è stata la moglie del presidente, Jill Biden, che, in un intervento rilasciato alla prestigiosa rivista Vogue, ha chiarito la posizione e la determinazione dell'attuale presidente degli Stati Uniti a non ritirarsi dalla corsa elettore.

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Jill Biden appare in copertina sul numero di agosto di Vogue, una mossa che doveva originariamente contribuire al rilancio della campagna del marito in un momento strategico, in piena fase pre-elettorale. La prima donna degli Stati Uniti ha offerto al magazine diretto da Anna Wintour uno sguardo esclusivo sul suo impegno lungo lo scenario politico americano, pur in un contesto improvvisamente complicato dal dibattito di Atlanta del 27 giugno. Tale evento ha infatti suscitato quesiti sulla convenienza che Joe Biden rimanga il candidato scelto dal Partito Democratico.

La reazione di Jill Biden al dibattito non si è fatta attendere: in una conversazione telefonica avuta con Vogue il 30 giugno ha esplicitato il proprio sostegno, affermando che non permetteranno che i 90 minuti di dibattito definiscano i quattro anni di presidenza di Biden. Ha evidenziato l'impegno continuativo e incondizionato del marito verso il Paese, menzionando che indipendentemente dagli eventi futuri, rimarrà il suo più stretto confidente e sostenitore.

Nel quadro della determinazione a proseguire la campagna, emerge quanto il nucleo familiare sia un cardine per Joe Biden. In particolare, durante una riunione rivelata dal New York Times, il figlio Hunter, nonostante le recenti vicissitudini legali, ha esortato il padre a non arrendersi, sottolineando la possibilità di vittoria. Vi sono state altresì critiche interne verso i consiglieri del presidente, inclusa la storica collaboratrice Anita Dunn, accusati di aver mal gestito la preparazione al dibattito di Atlanta. Questi screzi, se resi pubblici, potrebbero minare l'unità interna e sollevare ulteriori dubbi sulla gestione e sulla solidità del team Biden.

L'attenzione dell'entourage di Biden si è poi spostata sulla necessità di rassicurare i finanziatori, con una chiamata strategica da Camp David mirata a calmare gli animi e consolidare la fiducia nella strategia delineata per il prosieguo della campagna. La stabilità finanziaria e la coesione del Partito Democratico appaiono quindi come elementi fondamentali per affrontare le sfide che i prossimi mesi inevitabilmente porteranno.

In conclusione, nonostante le turbolenze post-dibattito di Atlanta, la risolutezza di Joe Biden di rimanere in gara, sostenuto in modo vigoroso dal nucleo familiare e dalla figura emblematica della moglie Jill, segna una tappa definitiva nella saga politica americana di quest'anno, delineando i contorni di una campagna che si preannuncia quanto mai combattuta e carica di attese.