Esteri
Usa 2024: sicuri sarà Biden vs Trump? Manchin sfida Joe, Haley contro Donald
Il ribelle super moderato della West Virginia annuncia il passo indietro nei Dem e medita la candidatura come indipendente. Sarebbe un colpo letale
Joe Manchin, il super moderato variabile impazzita delle elezioni Usa 2024
Il senatore Joe Manchin ha annunciato che non si ricandiderà il prossimo anno nello Stato della West Virginia, tradizionalmente un feudo conservatore. La decisione del leader moderato rappresenta un segnale d’allarme per Joe Biden, perché quasi certamente significa la perdita di un seggio al Senato, dove i Democratici hanno una stretta maggioranza: 51 senatori contro i 49 Repubblicani. Ma ciò che preoccupa ancora di più la Casa Bianca è capire cosa Manchin vorrà fare della sua carriera politica. Il senatore indipendente, che spesso ha votato al fianco dei conservatori, a 76 anni starebbe pensando a creare un partito di centro.
C’è chi dice che stia meditando una candidatura alle presidenziali, una scelta che potrebbe portare via voti allo stesso Biden. In estate alcuni media americani avevano parlato di un nuovo soggetto politico guidato da Manchin e dalla figlia, Heather, e legato al gruppo Americans Together, ma il suo portavoce ha rifiutato di commentare la storia. L’idea di correre da solo era emersa in passato ma non è stata resa chiara, per cui resta una debole ipotesi, al momento, ma sufficiente a destare preoccupazioni tra i progressisti.
La decisione, e la mancanza di chiarezza sui suoi piani futuri, aggiunge incertezza a un quadro politico già tormentato per i Democratici, che vedono i loro seggi al Congresso già a rischio in alcuni Stati, tra cui Montana e Ohio. Nel frattempo Manchin ha partecipato a eventi e raccolte fondi organizzate da "No Labels", un gruppo che si definisce indipendente e punta a promuovere politiche che, come dice il nome, non abbia “etichette”, non sia né di destra né di sinistra, anche se Manchin è da sempre schierato per le lobby dell’industria del carbone e contro la politica ecologista di Biden. "No Labels" ha definito il senatore una “voce instancabile della maggioranza degli americani dal buon senso”. Il gruppo ha ammesso di essere alla ricerca da tempo di nuovi leader in grado di “unificare l’America” e ha chiesto ai moderati di farsi avanti.
Stesso discorso riguarda un altro senatore che ha annunciato il ritiro: il Repubblicano Mitt Romney, 76 anni come Manchin, e storico rappresentante dello Utah. I due potrebbero correre insieme per la Casa Bianca, Romney come presidente e Manchin come vice, una doppia candidatura destinata probabilmente a non andare da nessuna parte, ma sufficiente a togliere voti sia ai Repubblicani sia ai Democratici. Le prossime settimane potrebbero svelare il piano di uno dei due, o di entrambi.
Nei Repubblica è in ascesa Nikki Haley
Ma attenzione anche ai repubblicani. Secondo Repubblica, è in netta ascesa l'ex ambasciatrice all'Onu Nikki Haley. Un rilevamento pubblicato a fine ottobre dal Des Moines Register la vede ora alla pari col governatore della Florida DeSantis in Iowa, entrambi al 16%, mentre nel New Hampshire è già sola al secondo posto con il 19%, secondo un sondaggio di Suffolk University/Boston Globe/Usa Today.
Come racconta Repubblica, "Nikki è nata 51 anni fa in South Carolina da genitori indiani immigrati, e con studio e duro lavoro è arrivata a diventare governatrice del suo Stato. Nel Sud profondo, dove era cominciata la Guerra Civile, si era arrogata il merito non indifferente di ammainare la bandiera confederata dagli edifici pubblici. Questo prima che Trump esaltasse la presenza di gente per bene anche tra i manifestanti di Charlottesville, che inneggiando al suprematismo bianco avevano ammazzato una persona. Conservatrice convinta, ma tradizionale, Haley era stata scelta da Donald come ambasciatrice all’Onu, dove aveva sviluppato un rapporto di amicizia e collaborazione con il collega italiano Sebastiano Cardi. Posizioni ortodosse, nonostante la diffidenza dei repubblicani isolazionisti verso il Palazzo di Vetro, tipo appoggio a Israele e contrasto di Russia e Iran. Si era opposta al bando dei musulmani".
Potrebbe essere lei il maggiore ostacolo sulla strada di Donald verso la candidatura alle presidenziali.