Usa, impeachment Trump: pubblicato rapporto completo di accusa. Quando si vota
Il voto sull'impeachment avverrà mercoledì alla Camera, dove è previsto che passi senza problemi, e a gennaio in Senato
USA: IMPEACHMENT, PUBBLICATO INTERO RAPPORTO CHE ACCUSA TRUMP
"Nel loro insieme gli articoli imputano al presidente Trump di aver messo i suoi interessi personali e politici al di sopra della sicurezza nazionale, delle nostre libere ed eque elezioni ed il nostro sistema di controllo e bilanciamento" del potere. Così la Commissione Giustizia della Camera a guida democratica argomenta nel rapporto conclusivo dell'inchiesta di impeachment del presidente Trump. Nel documento di 658 pagine, pubblicato integralmente oggi a pochi giorni dal voto con cui mercoledì la Camera deciderà della messa in stato d'accusa di Trump, si afferma che il presidente "ha seguito uno schema di comportamenti scorretti che continuerà se lasciato senza controllo".
IMPEACHMENT TRUMP, QUANDO E COME SI VOTA
"Il presidente Trump ha realizzato il peggior incubo dei nostri padri fondatori", si legge ancora nel rapporto in cui si afferma che la sua presunta richiesta ad un leader straniero di interferire con le elezioni del 2020 - cioè la richiesta al presidente ucraino di avviare l'inchiesta a carico di Joe Biden - il conseguente tentativo della sua amministrazione di bloccare l'inchiesta, corrispondono ai parametri legali fissati nella costituzione per la richiesta dell'impeachment.
Nel rapporto, i democratici giustificano la necessità di agire velocemente prima delle elezioni del prossimo anno dal momento che il rischio è che Trump "quasi sicuramente continuerà" con i tentativo di ottenere interferenze straniere nelle elezioni. "Non possiamo contare sulle prossime elezioni per rimediare alla cattiva condotta quando il presidente sta cercando di minacciare la stessa integrità di queste elezioni - hanno concluso - dobbiamo agire immediatamente". Il voto sull'impeachment avverrà mercoledì alla Camera, dove è previsto che passi senza problemi, e a gennaio in Senato, dove invece la maggioranza Repubblicana dovrebbe bloccare tutto.
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