Esteri
Svezia, ucciso Salwan Momika: ecco quando il rifugiato iracheno bruciò una copia del Corano nel 2023. VIDEO
Nel 2023, il rogo del Corano in Svezia scatenò proteste violente, portando all'irruzione dei manifestanti nell’ambasciata svedese a Baghdad. Ecco cosa accadde.
Nel giugno 2023, il rogo di una copia del Corano in Svezia ha scatenato una dura reazione nel mondo islamico, portando a proteste violente in diversi Paesi. In Iraq, decine di manifestanti hanno preso d'assalto l’ambasciata svedese a Baghdad, rispondendo all’appello del leader sciita Muqtada al-Sadr.
L'episodio ha avuto ripercussioni internazionali, con condanne da parte di numerosi Paesi a maggioranza musulmana e conseguenze diplomatiche per la Svezia, che all'epoca cercava di aderire alla NATO.
Il rogo del Corano e l’assalto all’ambasciata
Il 28 giugno 2023, Salwan Momika, un cittadino iracheno residente in Svezia, ha bruciato una copia del Corano davanti alla moschea centrale di Stoccolma, durante una manifestazione autorizzata dalla polizia locale. Il gesto ha immediatamente suscitato indignazione nei Paesi islamici.
Poche ore dopo, il 29 giugno 2023, una folla si è radunata fuori dall’ambasciata svedese a Baghdad, rispondendo all’appello di Muqtada al-Sadr, che aveva invitato i suoi sostenitori a una protesta rabbiosa. I manifestanti sono riusciti a irrompere nella sede diplomatica prima di essere dispersi dalla sicurezza irachena.