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Monito della Fondazione Sorella Natura per la custodia della nostra casa comune
Il 26 ottobre era stato presentato presso la Santa Sede un appello da parte di cardinali, patriarchi e vescovi di tutto il mondo rivolto ai partecipanti dei negoziati di Parigi che si svolgerà alla fine di novembre: la Chiesa invitava tutti ad un serio e costruttivo impegno in merito alle politiche sul clima affinché si generasse un cambiamento proficuo. Per rispondere a questo appello e ispirandosi all’enciclica “Laudato Si, sulla cura della casa comune” di papa Francesco, la Fondazione Sorella Natura ha coordinato, lo scorso venerdì, una giornata all’insegna della riflessione sulla custodia del mondo in cui viviamo. Uno dei tanti appuntamenti di sensibilizzazione e riflessione che l’ente presieduto da Roberto Leoni è ormai abituato a organizzare da quasi 25 anni, al fine di promuovere la cultura e l’educazione ambientale nell’esempio dell’opera e del messaggio di San Francesco d’Assisi. Lo stesso Leoni, come rimarcato venerdì, è convinto, infatti, che “la questione ambientale è divenuta un'emergenza planetaria e occorre anche dare una risposta concreta ai bisogni di cura del territorio italiano, tramite l'impegno di tutti e dei giovani in particolare”.
All’iniziativa hanno preso parte importanti personalità del mondo della salvaguardia ambientale del nostro paese a partire dal Ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti che ha espresso la necessità di passare da una “economia lineare”, dannosa per l'ambiente, a una “economia circolare” che tenga conto del riuso, della riduzione degli sprechi, dell’esaurimento delle materie prime e del rispetto del nostro habitat. Sulla stessa lunghezza d’onda, il vicepresidente di FSN Antonio Fago che ha dichiarato: “l’obiettivo che le amministrazioni in collaborazione con l'industria dovrebbero perseguire è l’eliminazione o la riduzione degli effetti negativi sull’ambiente nella produzione industriale, attraverso una progettazione attenta alle tematiche ambientali”.
Come è emerso dal dibattito, infatti, la scienza ha confermato che la causa della malattia del nostro pianeta e di tutti i conseguenziali cambiamenti climatici è antropogenica. A ciò si aggiunge la totale impassibilità della politica internazionale che negli anni ha finto inconsapevolezza e immobilismo di fronte ad un’emergenza di portata planetaria: come afferma Papa Francesco nella sua enciclica, gli interessi particolari, molto spesso riconducibili al macro interesse economico, hanno prevalso sul senso di bene comune fino a manipolare l’informazione in materia di ambiente. Nonostante le eclatanti conseguenze ormai visibili a tutta la popolazione mondiale, nella comunità internazionale non si è mai raggiunto un accordo sulle responsabilità; nonostante la sensibilizzazione in questo senso e la nascita nell’ambito della società civile di numerosi movimenti per l’ecologia, politica e industria hanno recepito con molta lentezza il loro coinvolgimento nella questione.
"Noi facciamo il mea culpa dopo che avvengono certi fenomeni” ha sottolinea il cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli, riferendosi ai dissesti idrogeologici e ai drammatici fenomeni alluvionali che hanno riguardato numerose aree italiane. ”Quando esaminiamo a monte, scopriamo che c'è stata sempre una certa trascuratezza e un coinvolgimento etico e morale di chi dovrebbe salvaguardare l'ambiente per evitare questi disastri e la morte di tante persone". Il delegato regionale della Fondazione Sorella Natura Fabio Fago, ringraziando la curia per il sostegno all’evento, ha spiegato come questo convegno sia il primo mattone che la Fondazione ha posato per costruire una vera e propria consapevolezza del bene comune, e che molto dovrà essere fatto soprattutto nelle scuole, per educare al senso civico e alla salvaguardia dell’ambiente le nuove generazioni.
La Fondazione Sorella Natura sarà rappresentata alla conferenza delle Nazioni Unite COP21 dalla professoressa (e vicepresidente) Stefania Proietti, che parteciperà in qualità di ricercatrice sulla mitigazione dei cambiamenti climatici del dipartimento di Ingegneria della Sostenibilità dell’Università degli Studi Guglielmo Marconi di Roma.