Big Mamma, da Parigi a Napoli per selezionare pizzaioli e fornai talentuosi
Un'opportunità per chi cerca lavoro con contratto a tempo indeterminato. La selezione presso Mulino Caputo.
Da Parigi a Napoli per cercare almeno venti giovani dai 18 ai 30 anni talentuosi pizzaiuoli e fornai campani. La proposta, che parte dal gruppo Big Mamma, fondato a Parigi alla fine del 2013, e dal suo chef executive, il ventottenne napoletano Ciro Cristiano, è davvero accattivante. Chi supererà la selezione, che si terrà nei giorni 27 e 28 febbraio a Napoli, presso il Mulino Caputo, avrà l’opportunità di sottoscrivere un contratto a tempo indeterminato. Previste anche alcune facilitazioni in vista dell’inserimento, come un corso di francese e un aiuto per l’alloggio, il tutto con data da concordare. Un’opportunità per chi cerca lavoro e desideri realizzare un’esperienza all’ombra della Torre Eiffel facendo parte di questo dinamico gruppo che, ad oggi, conta 420 collaboratori, tutti ragazzi tra i 18 e i 27 anni, provenienti da tutta Italia con percorsi diversi. Come partecipare? Inviando la candidatura all’indirizzo email: mammateam@bigmamma.it. Il gruppo Big Mamma conta, fino ad oggi, sei ristoranti: East Mamma, Ober Mamma, Mamma Primi, Biglove Caffè, Pizzeria Popolare e Pink Mamma, ma prevede altre aperture sia in terra francese che all’estero. Ai giovani selezionati sarà garantito un percorso d’integrazione ed una formazione in azienda. Il concetto di Big Mamma è quello di portare all’estero le tipicità della trattoria italiana: prodotti di qualità importati direttamente dal paese di origine dello Stivale, specialità preparate in casa da una squadra italiana, prezzi bassi (una margherita costa 5 euro, come a Roma o a Napoli) e ambiente accogliente. “Il nostro è un progetto con ampi margini di crescita ed è per questo che vogliamo conoscere nuovi giovani talenti che possano entrare a far parte del nostro team”, dichiara Ciro Cristiano. “Abbiamo scelto la farina del Mulino Caputo e desideriamo selezionare pizzaioli e fornai esperti in pizza napoletana. Tra chi ci invierà il curriculum, coloro che avranno le caratteristiche che cerchiamo, saranno invitati a trascorrere una giornata presso il Mulino, con un programma molto interessante”.
Il programma prevede la visita al Mulino Caputo e la presentazione del gruppo Big Mamma. A seguire, la prova pratica per i pizzaioli e per i fornai e, infine, i colloqui individuali con i candidati selezionati. L’attività del Mulino nasce alla fine dell’Ottocento, quando il bisnonno dell’attuale amministratore delegato, Antimo, rientrato dall’America dove era emigrato, fonda prima un mulino e poi un pastificio a Capua. Solo nel 1934 l’attività viene trasferita a Napoli dove oggi è in funzione uno stabilimento con processi produttivi meccanizzati e si producono una quindicina di tipi di farina, da quella per pizze a quella biologica e per celiaci. Oltre al mercato italiano, Mulino Caputo è sempre più proiettato verso l’estero dove esporta il 25% della produzione. La storica etichetta rossa della farina doppio zero arriva in cinquanta Paesi, tra cui Giappone, Stati Uniti, Singapore, Brasile, Australia, Spagna, Russia e Regno Unito.