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Cibo andato a male? Non sempre l'olfatto aiuta a riconoscere i batteri

di Redazione Food

Secondo la scienza non tutti i microbi favoriscono la produzione di odori che fanno scattare l'allarme per un alimento avariato, per questo annusarlo è inutile

Cibo andato a male, non sempre l'olfatto aiuta a riconoscere i batteri: ecco come fare con gli alimenti scaduti

A tutti è capitato almeno una volta, aprendo il frigo, di prendere un alimento prossimo alla scadenza o già scaduto e annusarlo per capire se fosse ancora buono o da buttare. Questo gesto così semplice e spontaneo non avrebbe alcuna rilevanza scientifica però, ovvero sarebbe completamente inutile, in quanto l'olfatto non permette il riconoscimento di alcuni importanti batteri legati al cibo e alla sua presunta bontà.

A portare questa notizia alla ribalta, secondo quanto riporta il Gambero Rosso, è stato, di recente, il microbiologo inglese Matthew Gilmour, responsabile di un gruppo di lavoro al Quadram Institute Bioscience di Norwich in Gran Bretagna, chiamato Microbes in the Food Chain. Notando che nella sua famiglia odorare il cibo per capire in che condizioni si trova era la prassi, e che spesso anche lui cadeva in questo tranello mentale, si è sentito in dovere di scrivere una riflessione di natura scientifica per mettere un po' le cose in chiaro.

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