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I succhi di frutta fanno ingrassare, anche quelli senza zucchero: lo studio

American Academy of Pediatrics: "Il sangue non può essere zuccherino"

I succhi di frutta, soprattutto in certe quantità fanno male. Lo riporta Gambero Rosso.

Assumere infatti ogni giorno un bicchiere o più di succo di frutta al 100% comporta un aumento di peso nei più piccoli così come negli adulti. È questa una delle conclusioni in merito agli effetti negativi di quella che viene chiamata "frutta raffinata" cui sono giunti diversi studiosi dei centri di ricerca più accreditati negli Stati Uniti, paese in cui il consumo di succhi e bibite colorate è piuttosto elevato.

Un resoconto scientifico di questo tipo può disorientare qualcuno; data per assodata la salubrità della frutta, alcune persone ritengono che anche i succhi estratti al 100% lo siano. Eppure, fra le due cose vi è una differenza non trascurabile. La frutta intera, dunque non sottoposta a processi di "estrazione" e consumata al suo stato naturale, non aumenta i livelli di zucchero nel sangue poiché il fruttosio, ovvero lo zucchero naturale contenuto per esempio in una mela, viene rilasciato nel flusso sanguigno gradualmente.

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Al contrario, quando si beve un succo di frutta, il fruttosio entra in circolo in modo quasi veemente. Mette in guardia da questa questo tipo di metabolizzazione degli zuccheri la dottoressa Tamara Hannon, membro del comitato sulla nutrizione dell’American Academy of Pediatrics (Aap): "Il sangue non può essere zuccherino. È pericoloso per gli organi, quindi il corpo dispone di molti meccanismi per eliminare rapidamente lo zucchero e mantenere il livello di zucchero nel sangue normale. Così il fegato, che metabolizza gli zuccheri, converte gran parte di quelle calorie in un grasso che può essere immagazzinato facilmente e tenuto fuori dal sangue".

Assumere la propria dose giornaliera di frutta attraverso i succhi può così rappresentare un problema. Un problema di quantità: una sorta di overdose di calorie e glucosio. E, a lungo andare, troppo zucchero nel sangue può determinare oltre che obesità anche diabete, resistenza all’insulina, malattie cardiache e altre patologie croniche.

Insomma, come sostiene la dottoressa Hannon appellandosi al buon senso delle famiglie "non c’è davvero alcun motivo di salute per bere succhi piuttosto che mangiare frutta intera". Del resto, l’aumento di adolescenti in sovrappeso, come in una certa misura anche di giovani con neoplasie gastrointestinali dovrebbe suonare come un campanello d’allarme.

E' il segnale che qualcosa del nostro stile di vita vada cambiato. In questo caso, a partire da ciò che mangiamo e beviamo tutti i giorni.

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