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Il “buono del calcio”, apre a Firenze il ristorante-museo di Luciano Spalletti

DI ANDREA CIANFERONI
Unire in un solo spazio le tre passioni degli italiani: fashion, food e football. Tre elementi che insieme hanno ispirato anche il nome FashionFoodBaller, nuovo ristorante nella centralissima piazza Strozzi di Firenze, un locale che farà la felicità degli appassionati di calcio ma anche quella degli amanti della buona cucina. A realizzarlo un team tutto calcistico, o quasi: l’allenatore della Roma Luciano Spalletti e suo figlio Samuele; il campione del mondo ed ex viola Alberto Gilardino, attualmente al Palermo; il difensore Dario Dainelli, ex capitano della Fiorentina e oggi leader del Chievo; il giovane imprenditore Emanuele Principe Mignardi, non professionista del calcio, ma grande appassionato. In realtà l’idea è venuta inizialmente a Manuele Venturucci , imprenditore nel settore della moda, con uno slogan ben preciso: “Il buono del calcio”.

Il logo del ristorante ricorda i giocatori del calcio balilla e tutto il locale rimanda al calcio: la parete del bar richiama con le sue linee il centrocampo mentre su divani e sedie i cuscini hanno la forma di un pallone aperto. Il ristorante, aperto dal 23 marzo con orario continuato fino a tarda sera, ha come obiettivo anche quello di essere una sorta di museo del calcio con tanti oggetti appartenuti ai grandi campioni. A disposizione di appassionati e tifosi amanti del buon cibo una carrellata di gadget, magliette, spille, cover per il cellulare. Intere pareti sono dedicate a grandi campioni, di cui vengono esposte le maglie: è il caso di Zidane, di Pelè e di Maradona.

Si possono anche leggere famose frasi storiche, come quella di Mourinho: <<chi sa solo di calcio, non sa niente di calcio>>. Ben diciotto gli schermi, per la gioia di chi vorrà vedere partite attuali o del passato. La cucina sarà affidata al giovane chef Niccolò De Riu che ha fatto già esperienza al Portofino del capoluogo toscano. Il menù prevede anche panini e hamburger, sia di carne che di pesce. Birra artigianale e vini biologici, oltre alle etichette classiche. Insomma un luogo dove mangiare, parlare di calcio, ammirare pezzi unici delle collezioni private di tanti campioni e vedere le partite in compagnia. Un posto dove respirare l’atmosfera magica degli stadi più gloriosi pur restando nel cuore di una città che è un museo a cielo aperto.
Per saperne di più: http://www.fashionfoodballer.com/