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La soluzione agli allevamenti. Le proteine si ricavano dagli scarti di birra
I ricercatori sono riusciti ad estrarre 200 g di proteine da un chilo di malto che sarebbe finito in discarica
Da Singapore arriva una tecnologia per estrarre proteine vegetali per uso alimentare e cosmetico dagli scarti della birra
La maggiore sensibilità a livello globale nei confronti degli allevamenti intensivi, unita alla maggiore richiesta di proteine da parte di una popolazione mondiale in rapida e costante crescita, ha spinto sempre più ricercatori a trovare una soluzione per produrre proteine in modo più semplice e sostenibile. Dall'Università Tecnologica di Nanyang di Singapore arriva una tecnologia per estrarle dai cereali avanzati dalla produzione di birra, ovvero l'orzo maltato residuo.
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Come riporta Gambero Rosso, questo sottoprodotto rappresenta l'85% dei rifiuti totali dell'industria della birra e nel mondo se ne producono circa 36 milioni di tonnellate. Una parte viene riutilizzato per l'alimentazione animale, la produzione di biocarburanti e il compostaggio. Il rimanente però fino ad oggi finiva in discarica. I ricercatori sono riusciti ad estrarre fino a 200 g di proteine per chilogrammo di orzo maltato.
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Per farlo hanno inizialmente sterilizzato i residui con un particolare fungo comunemente utilizzato per fermentare la soia. Il prodotto è stato poi essiccato, macinato in polvere, setacciati e centrifugati per separare le proteine. Quest'ultime, totalmente quindi a base vegetale, potranno poi essere utilizzare per il settore alimentare o cosmetico.