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Giornalisti Rai e i 156 mila euro spariti dalle casse Usigrai: “Ci sono due indagati”. Il bilancio ad un tesoriere
Chiuse le indagini sullo scandalo dell'ammanco nel sindacato. Uno dei due collaboratori prelevava direttamente in banca il denaro
Un ex impiegato pensionato Rai e un espero grafico: sono i due iscritti al sindacato dei giornalisti Rai, Usigtrai, ad essere indagati dalla Procura di Roma “per aver concorso tra loro in esecuzione di un medesimo disegno criminoso, a porre in essere plurime condotte di appropriazione indebita, cagionando alle parti offese un danno patrimoniale di rilevante entità”.
L'inchiesta della Procura di Roma, come rende noto professionereporter.eu, è arrivata alla svolta con appunto due indagati. In una nota l'Usigrai spiega che “Il sostituto procuratore Luigi Fede ha comunicato l’avvenuto deposito dell’avviso di conclusione indagini ai sensi del 415 bis del Codice di procedura penale”.
La nota del sindacato: "L'Usigrai è parte offesa"
E sempre in una nota, i sindacato ha precisato che “Il sostituto procuratore ha comunicato che le parti offese sono: l’Usigrai in quanto titolare del conto corrente alla stessa intestato e, in autonomia, Ezio Cerasi, proprio in ragione del reato di sostituzione di persona. Risulta contestata agli indagati un’appropriazione indebita di poco meno di euro 156.500 per il periodo 2020-maggio 2023. L’Usigrai valuterà le azioni necessarie per chiarire le modalità con le quali è stato possibile perpetrare i reati e si adopererà in tutte le sedi per il recupero dei fondi illecitamente sottratti”.
I prelievi in banca ingannando l'impiegato"
Sempre dalle indagini è emerso che uno dei due ex collaboratori, ““ver indotto in errore circa le sue condizioni personali l’operatore di sportello bancario sostituendo illegittimamente la propria alla altrui persona, ovvero ai soggetti riconosciuti presso l’istituto di credito, Daniele Macheda ed Ezio Cerasi; essersi appropriato in più azioni esecutive di una medesima risoluzione criminosa, di somme di denaro, presso lo sportello bancario, così cagionando un danno di rilevante entità patrimoniale”.
Dagli accertamenti del Pm nessuna responsabilità è emersa nei confronti del gruppo dirigente del sindacato, né dell’attuale segretario Daniele Macheda né dei precedenti, tra cui Vittorio di Trapani, attuale presidente della Fnsi.