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ANBI: prestati dal Comune di Chioggia €7 milioni allo Stato per realizzare la barriera anti-sale
Vincenzi (ANBI): "Chiunque dubiti dell'urgenza di interventi per contrastare la crisi climatica guardi a Chioggia"

ANBI, anticipati dal Comune di Chioggia €7 milioni allo Stato per un’opera strategica attesa da vent’anni contro la salinizzazione dei fiumi
Dopo oltre vent'anni di rinvii, il Comune di Chioggia ha deciso di fare da sé per salvaguardare il proprio territorio dalla risalita del cuneo salino. In un gesto senza precedenti, l'amministrazione clodiense ha scelto di anticipare 7,5 milioni di euro allo Stato per permettere l'avvio dei lavori di costruzione di una fondamentale barriera contro l'intrusione dell’acqua salata alla foce del fiume Brenta.
"Chiunque dubiti dell'urgenza di interventi per contrastare la crisi climatica guardi a Chioggia", ha dichiarato Francesco Vincenzi, Presidente dell'ANBI, sottolineando come la salinizzazione del suolo, acuita dai frequenti periodi di siccità, stia diventando una minaccia concreta per l'intero tessuto agricolo ed economico locale.
La realizzazione della barriera era stata progettata già nel 2004, all’indomani della drammatica siccità del 2003. Tuttavia, burocrazia, modifiche progettuali e ricorsi hanno fatto lievitare il costo dell'opera da 15 a quasi 30 milioni di euro. Oggi, a causa dei rincari di materie prime ed energia, il cantiere non può partire senza coprire un buco finanziario di circa 7,5 milioni, che il Comune ha deciso di colmare per non attendere oltre.
La situazione idrica è allarmante: se negli anni Cinquanta l'acqua salata risaliva i fiumi al massimo per 3 chilometri, durante la siccità del 2022 il fenomeno ha raggiunto ben 18 chilometri nell’entroterra. La superficie interessata dall'aumento della salinità si estende ormai su circa 25.000 ettari lungo la costa veneta.
"La salinizzazione", avverte Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI, "ha effetti devastanti: limita l’irrigazione, provoca ingenti perdite agricole e svaluta i terreni rurali, colpendo duramente l’economia locale". La ripartizione delle risorse vede già coinvolti il Ministero dell’Agricoltura, la Regione Veneto, il Consorzio di bonifica Adige Euganeo, il Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche del Triveneto e lo stesso Comune di Chioggia, che con il nuovo impegno porta il suo contributo totale a oltre 5,2 milioni di euro.
Ora si attende che il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti (M.I.T.) riconosca formalmente il prestito e proceda con il completamento del finanziamento. Chioggia ha deciso di non restare più a guardare, consapevole che ogni ulteriore ritardo potrebbe compromettere irrimediabilmente il futuro agricolo ed economico della zona.