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Clima, a Davos nasce "Mission possible": 400 aziende unite contro le emissioni

Una coalizione di 400 aziende per accelerare la riduzione delle emissioni nell'industria pesante e nei trasporti. Alla guida Arcelor Mittal, Maers e Shell

Clima,  nasce la coalizione "Mission possible"

A Davos, in occasione del World Economic Forum in corso in questi giorni, arriva l’annuncio di una “Mission possible”, da parte delle principali aziende (circa 400), coinvolte in settori con emissioni “hard-to-abate”. Tra questi ad esempio l’acciaio, il cemento, la chimica, l’alluminio, i trasporti navali, aerei e trasporti pesanti su gomma. Alcuni dei partecipanti sono i giganti dell’acciaio come Arcelor MIttal, il colosso danese dello shipping Maersk e la compagnia petrolifera Shell

Clima, uniti per una mobilitazione globale

L’obiettivo è quello di impegnarsi a lavorare lungo tutta la catena del valore, ma anche con i competitor per “stipulare degli accordi sull’azione climatica”. Accordi che diventeranno dei "piani credibili", volti a supportare la decarbonizzazione, già entro il 2024. 

Per il Wef: "La Partnership aiuterà un maggior numero di settori industriali a mobilizzare risorse, allinearsi con un maggior numero di organizzazioni e accelerare la Corsa verso le emissioni zero. QUesta iniziativa aiuterà industrie a utilizzo intensivo di Co2 a raggiungere i loro traguardi e realizzare il cambiamento sistemico necessario per realizzare un chiaro percorso verso le emissioni zero". 

Maria Mendiluce, CEO della coalizione per il clima We Mean Business, ha spiegato all’agenzia Reuters che “non si tratta solo di aziende che si impegnano per il clima, si tratta di riunire l’intera catena di approvvigionamento in modo che i settori abbiano un incentivo a decarbonizzare e lavorare più velocemente per ridurre le proprie emissioni”.