Green
Economia circolare, l’ok Ue al nuovo Piano: più riparabilità e sostenibilità
Entro il 2030 "l’economia circolare ha la potenzialità di aumentare il Pil dell'Ue di un ulteriore 0,5% e di creare oltre 700.000 nuovi posti di lavoro"
Economia circolare, l'ok dal Parlamento Ue al nuovo Piano d'azione
574 voti favorevoli, 22 contrari e 95 astensioni è questo il risultato dell'ultima votazione dell' Europarlamento per il nuovo Piano d’azione dell’economia circolare, promosso dalla Commissione Ue poco meno di un anno fa. Al centro del programma la riduzione dell'impronta dei consumi dell'Ue, l'aumento dell'utilizzo dei materiali circolari e il sostegno per la crescita economica. A oggi infatti, come sottolinea l'Europarlamento "solo il 12 % dei materiali utilizzati dall’industria dell’Ue proviene dal riciclaggio". Per l'Italia va leggermente meglio, ma la soglia è comunque ferma al 17%.
Inoltre, l’Europarlamento “esorta la Commissione a presentare una nuova legislazione nel 2021 che estenda l’ambito di applicazione della direttiva sulla progettazione ecocompatibile per includere i prodotti non legati all’energia. Ciò dovrebbe stabilire delle norme specifiche per prodotto, in modo che i prodotti immessi sul mercato dell’Ue forniscano prestazioni, durabilità, riutilizzabilità, riparabilità, non tossicità, possibilità di miglioramento, riciclabilità, contenuto riciclato ed efficienza dal punto di vista energetico”.
Economia circolare, la nuova frontiera per l'Europa
Per l'Europarlamento l’economia circolare è "la strada che l’Ue e le imprese europee devono seguire per restare innovative e competitive sul mercato globale, riducendo nel contempo la loro impronta ambientale". La conferma arriva anche dalla crisi pandemica causata dal Covid-19, che ha dimostrato "la necessità di un contesto favorevole all’economia circolare".
I piani di ripresa e resilienza nazionali devono quindi tener presente e integrare l'economia circolare ai loro progetti. Per l'Italia questa è sicuramente un'occasione unica per diventare una delle protagoniste dell'innovazione europea. Infine, per l’Europarlamento "l'economia circolare ha la potenzialità di aumentare il Pil dell’Ue di un ulteriore 0,5% e di creare oltre 700.000 nuovi posti di lavoro entro il 2030, migliorando nel contempo la qualità dei posti di lavoro".