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Emissioni, nel 2020 in Italia calo del 9,8%. Bene Facebook: -93% in tre anni
Nell’anno del Covid crollano le emissioni di CO2 grazie alle "restrizioni alla mobilità”. Risultati positivi anche per il colosso di Zuckerberg
Nel 2020 crollano le emissioni di gas serra in Italia di quasi un 10%
Nel 2020 in Italia le emissioni di anidride di carbonica hanno raggiunto un calo di quasi un dieci per cento in meno rispetto al 2019. E' questo il dato che emerge dalle prime stime diffuse dall'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca per l'Ambiente (ISPRA), che associa la riduzione all'effetto delle restrizioni alla circolazione imposte dalla pandemia di Covid-19. I dati, contenuti in due rapporti, il National Inventory Report 2021 e l’Informative Inventory Report 2021, sono disponibili online sul sito dell’Istituto.
Le emissioni calano più di quanto cali il Pil, che tra il 2020 e il 2019 ha visto una riduzione dell'8,9 per cento. L’andamento stimato è dovuto alla riduzione delle emissioni per la produzione di energia elettrica (-12,6%) per la minore domanda e alla riduzione dei consumi energetici anche negli altri settori, industria (-9,9%), trasporti (-16,8%) a causa della riduzione del traffico privato in ambito urbano e del riscaldamento (-5,8%) per la chiusura parziale o totale degli edifici pubblici e delle attività commerciali.
Oltre alle stime relative alle emissionidel 2020, sono stati presentati anche i dati consolidati delle emissioni al 2019. Le analisi indicano che le emissioni di gas serra diminuiscono del 19% rispetto al 1990, passando da 519 a 418 milioni di tonnellate di CO2 equivalente e del 2,4% rispetto al 2018. La diminuzione è dovuta alla crescita negli ultimi anni della produzione di energia da fonti rinnovabili (idroelettrico ed eolico), all’incremento dell’efficienza energetica nei settori industriali e alla riduzione dell’uso del carbone.
I settori della produzione di energia e dei trasporti restano responsabili di circa la metà delle emissioni nazionali di gas climalteranti. Il complesso dei trasporti, che mostra un aumento del 3,2% rispetto al 1990, riflette il trend osservato nel consumo di combustibile per il trasporto su strada e che, nel periodo di riferimento, registra un aumento delle percorrenze complessive (veicoli-km) di circa il 22%. Importante la diminuzione delle emissioni provenienti dal settore delle industrie energetiche che, sempre rispetto al 1990, scendono del 33% nel 2019, a fronte di un aumento della produzione di energia termoelettrica da 178,6 Terawattora (TWh) a 195,7 TWh, e dei consumi di energia elettrica da 218,7 TWh a 301,8 TWh. In Italia il consumo di metano nel settore civile era già diffuso nei primi anni ’90 e la crescita delle emissioni, in termini strutturali, è invece correlata all’aumento del numero delle abitazioni e dei relativi impianti di riscaldamento oltre che ai fattori climatici annuali.